Argomenti di coste e che il Mezzogion10 è tutto costiero. Tuttavia, mai come in questo caso, fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. I problemi sono essenzialmente due: il primo consiste nel costo dell'acqua dissalata; il secondo « è quello dell'affidabilità, della sicurezza che questi impianti forniscono in modo da consentirne il collegamento ad attività di carattere ind·ustriale che, evidentemente, devono servirsi di fonti di approvvigionamento totalmente sicure ». Il CNR, che proprio in questo campo ha iniziato la sua opera di ricerca nel settore delle acque 11 , ha innanzitutto acquisito informazioni sulle esperienze registrate in altri paesi, particolarmente gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Unione Sovietica. Basandosi su queste esperienze è stato possibile concentrare gli sforzi su un numero limitato di processi basati sulla elettrodialisi, lo scambio ionico, l'osmosi inversa, la distillazione, la termocompressione. La Cassa, con la collaborazione del CNR, ha costruito alcuni impianti di elettrodialisi. Vieste, una cittadina di diecimila abitanti sul Gargano è approvvigionata appunto con un impianto di dissalazione di questo tipo, con una capacità produttiva di 1.100 metri. cubi al giorno. Altri impianti del genere sono in costruzione nelle isole di Lampedusa e Pantelleria nella misura di 1000 e di 700 metri cubi al giorno. Altri impianti verranno realizzati a Manfredonia e a Brindisi. Un altro sistema, detto a espansioni multiple o mitltiflash, ha già un certo numero di im·portanti realizzazioni abbastanza rappresentative: all'ltalsider di Taranto, alla Shell e alla Montedison a Brindisi. Un grossissimo impianto, sempre di questo ti,po, che comporta ur1 investime11to di 26 miliardi, verrà costruito a Gela per l'approvvigionamento « combinato» di tutte le industrie della zona e anche per l'approvvigionamento potabile di t1n certo numero di centri urbani circostanti quali, oltre Gela, Licata e Palma di Montechiaro. La realizzazione del dissalatore si era resa indispensabile in seguito agli accresciuti fabbisogni di acqua di quella fascia territoriale costiera siciliana d·ove è in atto un'intensa attività industriale con l'insedia,mento di numerose iniziative, tra cui l'impianto petrolchimico dell'ANIC, ed anche agricola, con le opere di trasformazione irrigua dell'agricoltura. Il dissalatore ha una capacità produttiva di 19 milioni e 400.000 metri cubi _all'anno e, finanziato dalla Cassa, sarà costruita dall'ENI. .. Il mare potrebbe, dt1nque, dissetare il Me?zogiorno. Ma vi è il pro11 L'Istituto di ricerca sulle· acque del CNR è stato istituito nel 1968 e il suo programma si chiamava \( Programma di ricerca sull'approvvigionamento idrico con speciale riguardc alla dissalazione delle acque». 67 Bibliotecaginobtanco •
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