Ugo Leone Il quadro geo-morfologico qui so,mmariamente delineato serve a «giustificare» non solo quella che abbiamo definito lotta per l'acqua, n1a anche quella che abbiamo chiamato lotta contro l'acqua. La montagna ap·penninica, e specialmente quella meridionale, è costituita per due terzi di terreni argillosi. Poiché tali terreni sono prevalentemente impermeabili - non si lasciano cioè attraversare dall'acqua - accade che le acque piovane permangano, nella quasi totalità, in superficie e determinino• piene spesso impetuose, specialmente se no·n frenate da ostacoli. E solitamente no·n so,no frenate da ostacoli a causa dell'insensato disboscan1ento che ha denudato buona parte ·delle montagne meridionali. I pendii ripidi, le .montagne a precipizio sul mare, le piogge concentrate nel periodo autunno-inverno, con caratteristiche di torrenzialità: sono questi, es-senzialmente, i 1notivi per cui le piogge autunnali, talora partico1armente cospicue, non assorbite dai terreni, né frenate dalla vegetazione boschiva, forniscono una grossa massa ,d'acqua che scivola a valle. Tale massa, scivolan 1do,, acquista velocità, erode i terreni e trascina con sé tutto quanto la sua forza, talora molto notevole, le consente di trasportare. È in questo caso che si verificano quelle disastrose alluvioni che con una frequenza quasi annuale si lamentano in Italia in generale e nel Mezzo·giorno in particolare. È perciò che nel Mezzo·giorno bisogna lottare anche contro l'acqua: perché, per quanto possa sembrare paradossa1e, gli abita11ti del Mezzogiorno corrono il rischio di morire di sete d'estate e di annegare d'inverno. Posto il discorso in questi termini, va dunqt1e precisato che una politica delle acque deve essere comprensiva anche della sistemazione idrogeolo,gica ·del territorio e della salvaguardia della mo,ntagna: perché è in montagna che si ,difende la pianura. Abbiamo ripetutamente detto che nel Mezzo,giorno l'acqua manca in assoluto. Ma evidentemente essa manca anche e so·prattutto in relazione ai bisogni da so·d·disfare: è l'esistenza di qt1esti bisogni che fa risaltare in tutta la sua gravità il pro·blema della mancanza di acqua. Parlando dell'acqua nel Mezzogiorno, Giuseppe Maria Galanti 6 affermava che « il nostro, regno per la sua naturale situazione ... è abbondantissimo di acqu·a per li bisogni della vita e pel soccorso che potrebbero trarne le arti, se fossero più coltivate ... la ,posizione naturale del regno alto e montuoso· nel mezzo, basso e piano ne' lati lo rende ricco •di acque sorgenti che si potrebbero portare a luogl1i i più lontani.- .. Prima dell'Era 6 G. M. GALANTI: Della descrizione geografica e politica delle Sicilie, Napoli, 1793, nella edizione a cura di F. AssANTE e D. DEMARCO, ESI, Napoli, 1969. 60 Bibiiotecaginobianco
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