Argo1nenti rettamente la gestio,ne della p•ro·duzione di determinati beni e servizi ( 01 ppure, nelle economie collettivistiche, la gestione totale della produzione), può incaricare di tale gestione degli 01 rganismi speciali, può limitarsi a co,nferire, mediante opportuni strumenti giuridicj, finanziari, eccetera, determinati indirizzi alle attività produttive. Può, d'altro canto, influire sulla distribuzio·ne, e quindi in via indiretta ,sulla pro,duzione, mediante i coisiddetti prezzi pubblici (imposte e tasse) e mediante pTovvedimenti giuridici, 01 rganizzativi, finanziari, fiscali, e via di seguito. E può affia·ncare a q·uesiti strumenti quelli monetari, creditizi, previdenziali, eccetera. Come si vede, lo Stato può contare su una vasta gam1na di possibilità e di co-mbinazio·ni, e può qui,ndi svolgere un'azione ampia e artico-- lata, in relazione alle esigenze, alle caratteristiche o·rganizzative del suo apparato ed a quelle •del sistema economico, al suo ordinamento giuridico ed alle ri,sorse disponibili. A patto, però, che quest'azione sia basata su un coordinamento efficace, e che non ,si perda di vista, come si è ribadito più vo1te, la sua natura es,senzialn1ente unitaria. A questo punto, •può essere opportuno ipotizzare, sia pure schematicamente, talune pos 1 sibili linee di politica economica. Lo Stato può: 1) limitarsi a regolare, con adatte norme gi11ridiche, le attività economiche private; 2) intervenire nei settori dei servizi e delle infrastrutture, p·er creare o raffoTzare valide economie esterne, e quindi contribuire ad indirizzare i fenomeni econo-n1ici; 3) intervenire nelle attività p1 ro1duttive più importanti, mediante aziende pubbliche o co,ntrollate dai pubblici poteri, in modo da attuare azioni di s.ti1nolo o addirittura di rottura in particolari settori, combattere pOlssibili mo110,poli od oligopoli ristabilendo condizioni di sana co,ncorrenza nel mercato, modificare i fl11ssi degli scambi interni - e quindi ancl1e Ja distribuzione del reddito - e degli scambi co1 n il resto, del mondo; 4) collettivizzare in tutto o in parte i mezzi di produzi 1 011e; 5) realizza,re la manovra delle prop 1 rie entrate unicamen,te co•n il fine di procurarsi, in tutte le ipotesi finora considerate, mezzi sufficienti alle sue attività; 6) attuare la rr1anovra delle proprie entrate i11mo·do da influire - ad esempio preferendo le imposte alle tasse e perso 1 nalizzando i m~toidi di impois,izione - sulla distribuzione del reddito. Questo per quanto riguarda la vera e prop,ria azio1 ne statale a favore dell'economia. C'è da considerare, pei;ò, ed è il caso di sattolir1earlo, che accanto allo Stato - e ciò a,vviene in tutti i paesi d·el mondo - op1erano gli enti territoriali, ai quali lo Stato stesso può lasciare margini di manovra più· o meno a·m·pi. Si p·ossono avere, infatti, sia il caso di uno Stato accentrato·re, sia il caso di uno Stato decentratore; 49 Bibiiotecaginobianco
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