Argomenti evidente che l'intervento statale non può essere basato su 1Schematizzazioni rig1de, ma va impostato in relazione agli obiettivi particolari che ogni Stato deve proporsi. Sui caratteri di tale intervento·, ·possono influire anche altri fattori, di ordine interno con1e di ordine esterno, i quali possono richiedere o imporre l'ado,zione 01 la 1nodifica di certe impo 1 stazio11i. Un proces,so di sviluppo di aree e settori arretrati, ad esempio, può essere impostato ai fini qel riequilibrio i11tern,o, sia in funzione di obiettivi di più ampia portata so,vranazionale o internazionale, sia, ancora, in funzione di successivi processi di sviluppo, di ampie trasformazioni sociali, di radicali trasformazioni delle strutture produttive. Alla po1litica eco1 nomica dello Stato si assegna generalmente un ventaglio di obiettivi a breve, medio e lungo termine: il che introduce nuovi elementi di co·mp,Iessità e ìmpone di considerare numerose ipotesi alternative. È evidente che entriamo così nel do,minio delle scelte politiche; il soddisfacimento di un'esigenza contingente può infatti rappresentare, il sacrificio, parziale o totale, del soddisfacirnento di un'esigenza futura (oltre che di una o più esigenze co1 ntempora11ee). Per motivi fin trop•po ovvi, la scelta - e quindi la responsabilità della scelta - fra due o più ipotesi aliternative, non può spettare che ai politici. Alla base delle scelte, però, deve, o do,vrebbe, essere semp,re presente un valido equilibrio tecnico-politico. Senza dire che o,gni decisione dovrebbe co1 nsentire uLteriori svilup 1 pi. Co,sì, un programma di lotta alla disoccupazione, originato da contingenti ed indiscutibili motivi di ordine sociale, dovrebbe essere impostato in mo,do da cointribuire alla qualificazione o alla riqualificazio,ne professio,nale ,delle forze di lavoro interessate. Analo,gamente, un p1 ro~ gramma di sostegno di imp·rese pericolanti dovrebbe essere strutturato in funzio·ne del risanamento di tali imprese, o eventualmente della loro trasformazio,ne, in vista di successivi programmi d'i sviluppo. Questo, collegamento di fini dovrebbe, e purtrop 1 po si può dire solo « dovrebb·e », es.sere sempre alla base di ogni impo 1 stazione statale e, in senso più lato, di ogni impo,stazio·ne pubblica. Soprattutto considf}- rando che le interrelazio·ni fra i vari fenomeni economici e sociali vanno oggi assumer:ido un'impo 1 rtanza sempre maggiore. La politica economica dello Stato si concreta attraverso la politica di produzione e la politica di distribuzione. La prima ha per obiettivi 47 Bibiiotecaginobianco
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