Nord e Sud - anno XVIII - n. 138 - giugno 1971

Giornale a più voci darebbe il via un simile sistema -, il RCA SELECTA VIDEO, basato su un cervellotico sistema di lettura di ologrammi su pellicola a mezzo di un «laser», ancora non a punto, ed infine al sistema della NORD MENDE, che permetterebbe la proiezione su schermi televisivi, prevja lettura elettronica, di normali films « super 8 », 16 mm. e 35 mm. Sono però tutti sistemi non apparsi al VIDCA, e presumibilmente ancora lontani dalla produzione industriale. Veniamo ai prezzi. Ci si è resi conto ben presto che le cifre prono,sticate nel· '69 erano piuttosto lontane dall,a realtà: il Philip,s, che sarebbe dovuto costare sulle 150.000 lire, ha raggi,unto le 400.000 lire circa, seguito a ruota dal Sony; per l'EVR, nella versione in,glese si è alle 540.000 lire; il costo dell'INSTA VIDEO si aggira sulle 550.000 per il registratore, 250.000 per la telecamera, 150.000 per il convertitore-colore. Tutto questo non fa che allo,ntanare eno1 rmemente, almeno 1 per paesi come l'Italia, la possi 1 bilità che le v1deocassette raggiungano la •diffusione delle « musicassette», e dànno 11n sapore di fantascienza alle paro,le del francese « Paris-Match », che nel '69 esaltavano l'apertura di una nuova « era dell'im·magine ». Né sono ben chiare tutte le implicazioni, vuoi di o,rdine sociale, vuoi di ordine economico, che la nuova trovata tecno-logica finirà con lo scatenare: isolerà sempre di più l'uomo oppure, al contrario, renderà più facili le comunicazioni e lo, scambio delle idee, diventan•do un fattore di maggiore socialità? si ,]imiterà ad essere fonte di introiti per l'industria elettronica, o segnerà anche la fine ,dell'industria ottica al servizio, del cinema, nonché la crisi dello stesso cinema tradizionale? Le risposte si potranno dare 1 solo fra alcuni anni: oggi ogni previsione non potreb,be che apparire azzardata, almeno fintanto che non si sarà verificato un netto calo nei prezzi dei videoriproduttori. Calo, d'altra parte, che ·potrà aver luogo solo nel momento in cui si sarà impostai un solo sistema, ponendo fine alla lotta di mercato in corso. Un problema, dunque, che biso,gna porre oggi per risolverlo in un vicino futuro. MARCO GIARDINA !I L'Università in Basilicata Nel Mezzogiorno esistono attualmente ben tredici sedi universitarie, suddivise tra ott~ regioni. A prima vista potrebbe quindi essere considerata una situazione sufficientemente eq~librata. Ma accanto a regioni come l'Abruzzo, con quattro sedi universitarie (L'Aquila, Teramo, Pescara e Chieti), la Campania e la Puglia con due (Napoli e Salerno, Bari e Lecce), la Sicilia con t1 re (Messina, Catania e Palermo) e la Sardegna con due (Cagliari e Sas39 Bibliotecaginobianco

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