Ugo Marani riguarda le difficoltà che i trasp·orti aerei avrebbero inevitabilmente incontrate. Sarà op,portuno rifarci ai dati ufficiali forniti dall'International Civil Aviation Organization per le compagnie degli Stati ad essa associati (Studio della situazione economica del trasporto aereo 1957-67, I.C.A.O., 1968). Alcu·ne ten,denze risultano sicuramente so1 ddisfacenti. Il traffico aereo mondiale ha subito costanti incrementi: per esempio, dal 1962 al '67 le entrate globali hanno progredito al taisso medio del 13,9% fino al 12,515 miliardi .di dollari del '67 (l'ONU calcolava che questa cifra corrispondeva al 10% della produzione industriale mondiale di quell'anno). Inoltre la media dei costi di esercizio per tonn-K1n pro,dotta è costantemente din1inuita dal 1960, così come il prezzo del trasporto aereo per gli utenti, fossero essi passeggeri o spedizionieri di merci o di posta, in un quadro· di aumento, degli indici mondiali dei prezzi: infatti la media delle tariffe per passeggeri, per esempio, è diminuita dell'8% nel p·erio,do che stia1 mo prendendo in esame. Oltre a questi aspetti positivi ne sono emersi altri, che testimoniano, delle difficoltà che i trasporti aerei hanno, dovuto e deb,bon·o risolvere. Se si considera la gestio,ne complessiva, l'ammontare dei profitti risulta nel 1967 del 6,8% rispetto ai costi, con una dimin•uzione di circa il 10% nei confronti dell'anno precedente. Si badi bene, però, che su questa cifra incidono i redditi di gestione, molto elevati, di alcune grosse aeroline. Sottolinea a questo proposito lo studio già citato dell'I.C.A.O.: « Si ritiene che più deila metà delle aerolinee degli Stati dell'ICAO abbiano un reddito di esercizio inferiore al 3%, mentre un quarto di esse sono deficitarie. Questi scarsi redditi di esercizio non possono essere considerati co,me imputabili all'aumento dei costi unitari, giacohé questi ultiini sono diminuiti in mo,do costante. Essi sono evidente111ente legati alla ,diminuzione delle entrate dovuta all'introduzione di tariffe ridotte per ,passeggeri e merci, riduzioni rese necessarie per mantenere elevato· il tasso di espansio11e del traffico». La causa principale degli scarsi reid1 diti ,di gestione del tras 1 po•rto aereo mon,diale va indivi,duata nel basso livello del fattore di carico globale, cioè la percentuale dei posti. effettivamente occupati in rapporto alla disponibilità (Load Factor); livello che nel 1957 era del 56%, cadendo poi al 53% nel 1962, in seguito soprattutto all'eccedenza di capacità, doivuta all'immissione in servizio degli aviogetti ordinati negli anni precedenti. Senza arddentrarci in co11siderazioni tecniche, cercheremo di identificare quegli elementi che, già nel decennio considerato, hanno fatto dei trasporti aerei un feno,meno- assai contraddittorio. a) L'introduzio 1 ne di una nuova gen,erazione di aerei, nel comp,lesse> sod-disfacente per larghi strati di utenti, ha espresso una potenzialità produttiva talmente considerevole (essendo gli avio1 getti più grandi e più veloci degli aerei azionati da motori a pistone) da abbassare il coefficiente medio di utilizzazione. b) La d~1ninuzione dei co1 sti per tonn-Km non è riuscita ad arginare una progressione costante dei costi globali di esercizio. 30 Bibiiotecaginobianco
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