I GIORNALE A PIU' VOCI La seconda rivoluzione aerea « 1970: traffico in aumento, ricavi in ritardo » ( « Aerospazio», gennaio, '71); « Il Concorde? Un Vietnam industriale» (J. J. Servan-Schreib-er); « L'America rinuncia al Supersonico )> ( << Aerospazio», a,prile 1971). Negli ultimi mesi, ,la polemica sui problemi, le prospettive e le difficoltà ,dell'aviazio·ne commerciale e su quelle dell'in,dustria aeronautica si è andata intensificando. L'esistenza di una crisi in questi due setto,ri può forse risulta.re una sorpresa per chi si limjti a giudicare i trasporti aerei in base al loro elevato contenuto tecnologico, o sco,rrendo cifre, siano esse di natura pubblicitaria o no, che parlano di aumenti costanti nel volume di traffico o di « utilizzazione sempre più massificata». In realtà, la natura del problema aip1pare assai più co,mplessa: allo studio delle caratteristiche, per alcuni versi rivoluzionarie, dei nuovi aerei, in servizio o di già avvenuta progettazione (il n1astodontico Boeing 747, più conoscit1to come Jumbo, il supersonico anglo-francese Concorde, quello russo Tupolev 144, o il fantascientifico SST statunitense) biso,gna che si accompagni un'analisi della situazione econo·mica e finanziaria delle industrie e delle compagnie che fabb-ricano ed utilizzano q.uesti nuovi vetto,ri. La tematica, perlon1eno nei s11oi conten•uti fondamentali, non si presenta nuova o originale; chiare analogie sussistono con quanto aveva caratterizzato, in genere, la secon,da metà degli anni '50, ed il 1957 in particolare, quando cominciarono ad essere adottati gli aerei a reazione, che an1davano a sostituire gradualmente, a cominciare dalle rotte transoceaniche, i vecchi aerei a pistone. A quel tempo tali jnnovazioni diedero, sip,unto ad affermazioni pessimistiche, a proposito della possibilità per i vettori aerei ,di n1antene11si a soddisfacenti livelli di redditività. Si" sottolineò che la influenza 1 della industria aeronautica sulle compagnie diventava sempre più p·ressante, che il più ele, vato coefficiente •di produttività degli aerei a getto, calcolato in base al rapporto capacità-velocità (in media ne usciva quadruplicato), finisse col restare esclusivan1ente teorico. I timori maggiori ri1 guardavaino l'adeguamento della domanda a questo accrescersi della 1 disponi,bilità, e i prezzi dei nuo1 vi aerei che, i,nnalzando i costi fissi e quelli ·variabili, avreb1bero, com1portato un ammortamento assai più med!ato nel tempo e l'impossibilità di una politica di agevolazioni tariffarie. A livello di consuntivo si può affermare che le previsioni pessirr1istiche sono state in parte smentite, mentre si sono· dimostrate fo11idate per quanto 29 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==