Nord e Sud - anno XVIII - n. 138 - giugno 1971

I Lo svilupj:JO su ordinazione senzialmente nei ceti produttivi che bene o male, e sia pure con tutte le insufficienze possibili, si trovavano già ad operare, spesso da lu11go tempo, in quelle regioni. Non si sarebbero, con questo, risolti i problemi dell'industria locale; una presenza più consistente di queste forze produttive avrebbe peraltro co11sentito l'avvio, su presupposti accettabili, di un-discorso per lo sviluppo che invece non ha potuto neanche cominciare. Questo è comunque soltanto un aspetto di problemi più vasti. In effetti è mancato un piano di attività nei confro11ti di tutta la media e piccola industria e non sono stati apprestati strumenti che si proponessero di realizzarlo. Oggi si constata generalmente che nel Mezzogiorno « diviene sempre pià macroscopica la carenza di un tessuto di piccole e medie industrie, essendosi ulteriormente ampliato il divario tra la grande industria di base, la cui produzione trova utilizzazione industriale nel Nord e all'estero, e la piccola jndustria a carattere quasi esclusivamente artigianale » 4 e che « il principale contenuto di una politica per il Sud ... dovrebbe, e deve essere ... l'eccitazione di 11n processo di sviluppo diffuso, basato su una imprenditorialità diffusa, anche alla piccolo-media din1.ensione » 5 fino a reclamare « una legge specificamente indirizzata allo sviluppo del tess11to industriale connettivo nel Mezzogiorno ottenuta con il trasferimento di quadri e di know-l1ow » 6 • Le citazion.i a questo riguardo potrebbero continuare ben più a lungo, per testimoniare della ormai diffusa consapevolezza che si è acquisita del problema. Ma bisogna anche avere coscie11za dello stato effettivo della situazione e del punto dal quale ci si n1uove. Tra l'altro, si è costretti oggi ad apprestare, se non ad improvvisare, un'azione che dovrebbe dovuto e potuto essere impostata ben diversamente prima. In ogni caso, ora si tratta di assegnare, nell'azione di sviluppo, una funzione adeguata all'attività di assistenza tecnica alle imprese, nel senso piì1 ampio e più ricco di contenuti (consulenza amministrativa, gestionale e finanziaria, rapporti con la Pubblica Amministrazione, oltre che assistenza tecnica vera e propria). È necessario avere finalmente un protagonista con un ruolo attivo che possa • 4 Cfr. « CENSIS - Quindjcinale di note e com1nenti » n. 130-131, 1970. s Cfr. Nota di commento a firma B.P. all'articolo di PASQUAL·EsArALINOcit. 6 Cfr. GIOVANNIENRIOVES: Una proposta per dare nuovi « contenuti » agli incentivi per il j\1ezzogiorno, in « lvlondo Economico» n. · 11, 1971. 23 · - Bibiiotecaginobianco

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