Nord e Sud - anno XVIII - n. 138 - giugno 1971

l:!,'nz.o V ellecco Non si tratta di capovolgerle, perché un chjaro disegno generale, di medio e lungo periodo è ancora necessario per condurre al successo la politica di industrializzazione del Mezzogiorno. Tuttavia si va facendo strada la convinzione che, senza un impegno serio e costante per salvaguardare alcune strutture esistenti e per creare un tessuto di attività produttive più diffuso e differenziato, l'opera di industrializzazione finirà col rivelarsi una fatica di Sisifo. Ancora nell'ultima relazione della Cassa del Mezzogiorno, per l'anno 1969, veniva segnalata (pag. 167) « l'introduzione di moltissime attività industriali nuove per il Mezzogiorno non aggiu11tive, ma soltanto sostitutive di attività preesistenti »; e ne ne traeva la conclusione che la « caratterizzazione dell'intervento straordinario implica ... specifiche strategie atte a favorire un organico processo di trasformazione e ristrutturazione dei settori tradizionali meridionali in crisi »3. Per quanto non sia da escludere che una parte forse cospicua di queste aziende sia condannata dal sopravvenire di nuove realtà produttive; c'è t1.1ttavia da domand·arsi: quante di esse possono ancora essere salvaguardate e che cosa si è fatto, in concreto, per consentire loro di affrontare le sopraggiunte esigenze e per adeguarv1s1. È difficile negare che, sotto questo profilo, l'intervento straordinario e la politica economica a tutti i livelli è stata completamente carente. Più precisamente si deve dire che essa no11 si è posta affatto problemi del genere e, nei casi in cui ha creduto di interve11ire, senza alcuna visione strategica, lo ha fatto con strumenti tradizionali (crediti agevolati, facilitazioni) che hanno semmai contribuito ad aggravare il problema. A titolo di esempio, peraltro illuminante, si potrebbe considerare quanto è accaduto per l'industria pastaria in Campania: le vicende di questo settore costituiscono un capitolo significativo delle vicissitudini attraverso le quali l'apparato industriale tradizionale esistente nel Mezzogiorno è passato dopo l'inizio della politica di sviluppo. La possibilità di procedere a<l una ristrutturazione di taluni settori non è stata neanche ten_tata e non esistono, ancora oggi, strumenti idonei ad effettuare questo genere di operazioni. Eppure le speranze di suscitare una autonoma capacità di iniziativa imprenditoriale nel Mezzogiorno poteva essere riposta es3 Cfr. Cassa per il Mezzogiorno, Relazione di bilancio per il 1969. 22 Bibiiotecaginobianco

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