.. I Lo sviluppo su ordinazione volta sul piano delle operanti scelte politiche e sul piano della quotidiana azione amministrativa ». In questo contesto sono emerse perciò valutazioni più complesse e circostanziate, caratterizzate da una certa ampiezza di respiro e nelle quali il commento vero e proprio al Disegno di Legge ha finito col rappresentare solo un aspetto del dibattito, spesso appena lo spunto, per introdurre il discorso, che invece si è rivolto, di preferenza, ai co11tenuti operativi della politica per il Mezzogiorno. Di questo avviso, ad esempio, si è mostrato Pasquale Satalino quando si è chiesto 2 : « Cosa si può fare nel Mezzogiorno; in quali settori conviene investire; qual'è il polso del mercato? » cioè: « Una serie di concrete indicazioni da dare agli imprenditori pubblici e privati ». E pur riconoscendo che forse l'esame di « uria legge come quella che il Parlamento sta attualmente discutendo no11.è l'occasione e la sede più idonea per fare simili discorsi » ha sentito la n.ecessità di affermare che « da ventun anni in qua non abbiamo avuto altro che leggi di questo tipo, per risolvere le cose del Mezzogiorno e mai si è impostato un discorso sui contenuti dell'azione che andava svolta ». Con domande del genere si va dunque be11 oltre la valutazio11e sulla idoneità di una legge a risolvere certi problemi; si presuppone anzi che non si tratta tanto di leggi, quanto di contenuti, cioè di azioni concrete che investano l'impegno e l'attività degli organi pubblici e delle istituzioni eco11omiche. Si sollecita cioè una impostazione delle soluzioni su basi diverse, configurando in pratica un nuovo tipo di approccio alla problematica del Mezzogiorno. Questo discorso, prospettato con 1naggior vigore in occasione della discussione sul nuovo Disegno di Legge, si fa largo già da qualche tempo con insistenza e prende corpo proprio in funzione del procedere delle analisi settoriali cui si accennava in precedenza; esso inoltre riceve alimento dalla constatazio11e della palese insufficienza dei risultati fin'ora conseguiti. Senza badare al tono acutamente pessimistico che lo caratterizza, si deve rilevare che questo discorso può dimostrarsi estremamente utile: oltre che agevolare un controllo dell'azione di sviluppo, può infatti costitL1ire un indirizzo nuovo, di tipo pragmatico, in grado di rivalutare la funzione di alcuni fattori ed elementi che in passato sono stati, a torto, sottovalutati o addirittura trascurati. · 2 Cfr. PASQUALE SATALINO: Il Mezzogiorno attende una politica di « contenuti », in « Mondo Econon1ico » n. 10, 1971. 17 Bibliotecaginobianco -
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