Nord e Sud - anno XVIII - n. 138 - giugno 1971

Manlio Rossi Daria siamo tenuti a contrarre, non posso non fìare cenno del più minaccioso dei problemi: quello dell'incontrollato svi1lup1 po delle p1opolazioni umane. Questo e il prossimo decennio 1 saranno decisivi al riguardo. È un pro1 blema che ci tocca ,sia direttamente che indirettam.ente: direttamente non solo per un più civile modo di trattare il problema stesso tra noi, ma per la funzione culturale che come paese civile e responsabile dobbiam.o assolvere per 1superare gli ostacoli ideologici che anco1ra si oppongono. alla indisp,ensabi,Ie politica di limitazione delle nascite nei paesi a più rapido accrescimento. Come p,aese oattolico questa respon- · sabi 1 lità culturale e civile p-es1 a e peserà su di noi più che su altri paesi. In-direttamente, perché il p,auroso aumento demografico del mondo si farà sentire ,sempre di più su di noi e sugli altri p·aesi progrediti e ci obbligherà ad assumere, verso i p1 aesi che più direttamente ne sentira·nno - e già o-ggi ne sentono - le conseguenze, impegni e forme di collabo,razione ben più co,nsistenti di quelli che abbiamo assunto ed assolto nell'ultimo ventennio·. Co,nsiderati co·sì sommariamente gli as,petti internazionali dell'impegno, vediamone gli aspetti interni. Come ho detto in precedenza, questi a me p,aio:no riguardare i livelli ai quali l'impegno va contemporaneamente assolto•, le azioni da svilup·pare, le modificl1:e istituzionali da apportare. Quan1do dico cl1e l'impegno ecologico· dovrà contemporaneamente essere assolto a diversi livelli, intendo sostanzialmente dire che non basta prevedere l'elaborazione e l'attuazione di un certo numero di spec~fiche politiche di conservazione e difesa dell'ambiente, di p·revenzione e riduzione deg-li inqui.n·amenti. Occorre, infatti, anidare b·ene al di là di questi interventi diretti perché i più solidi risultati si possono ottenere so1lo rip,ensando sistematicamente in chiave ecologica tutti i piani e gli atti nei quali si articola lo svi1 luppo economico e civile del paese, riformulando, alla luce ·delle esigenze ecologiche, tutte le politiche di settore nelle qua1i si esprime la politica generale dello Stato,. Il n·uo1 vo di questa, che qualcuno ha chiamato la rivoluzio·ne ecologica, co-ns.iste appunto. in ciò: che no,n si tratta di aggiungere alle altre azjoni collettive un'altra categoria di azioni con finalità di conservazione e di difesa dell'ambiente, bensì di realizzare tutte le azio·ni collettive nel pieno, rigoro,so rispetto di q,uelle finalità. È questa un'altra delle tante ragioini per le quali l'ulterio,re svilup,po della nostra, co,me di tutte le società umane, no·n è più p·ensabile al di fuori del quadro di una rigorosa pianificazione e di un rigo,roso1 sviluppo programmato. Porre tutte le azio,ni umane, che anche quando so·no individuali 106 Bibl-iotecaginobianco

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