Antonio Spinosa vandosi nella geo,grafia classica della campagna romana, della Maremma, della Sicilia, della ·Campania, delle Puglie, il nostro· godimento ogni anno che passa è sempre più adugg.iato dal vedere antichità e p·aesaggi alterarsi rapidamente sotto i nostri occhi, essere so·mmersi da elementi estranei e ripugnanti. E mentre 110n si pone rimedio ai guasti della inerzia e delle intemperie e all'attività di un esercito di profanatori di tombe e •di necro·po1 li, e alla fungaia intorno ai più celebrati luo,gi archeologici di costruzio,ni immense e pacchiane, ricche macchine di speculatori fretto,lo,si fanno, sco-m,parire in una notte un cimelio do,po l'altro: come è avvenuto a Catania, dove i bulldozers distrussero una basilica bizantina di oui la sco1 p·erta, alla fine dell'altro seco1o, fu salutata come uno. dei più importanti ritro:vamenti del tempo•, 01 a Milano dove le ruspe di un cantiere edile spianaro,no un •antico cin1itero paleocristiano, ». Con il lavoro pre-legislativo della decaduta Commissio·nie ministeriale d'indagine si intese perseguire alcuni obiettivi p·recisi : revisione delle leggi di tutela, delle strutture e degli ordinamenti amministrativi e contabili; ordinamento. del personale in rap·porto alle effettive esigenze, adeguato dagli stanziamenti finanziari. La Co,mmissione mise in rilievo come le leggi italiane, per evidenti ragioni tradizionali, avessero mirato prevalentemente alla tutela delle « cose d'arte», lasciando ai margini dell'azione protettiva gli altri beni di documentazio·ne· sto,rico-culturale. Si doveva invece impostare il problema nel senso ·di una in.dividuazione unitaria ed estensiva della tutela nel concetto di testimo-nianza storica, in rapporto a o·gni categoria di docu1nenti della civiltà e d·ella loro collocazio1ne ambientale. Si riconobbe che l'attuale sistema protettivo è fallito proprio a causa della insufficiente co,noscenza del patrimonio da difen,dere. Ciò ha anche impedito che nelI1opinio,ne pubblica maturasse una sensibilità per le testimonianze della storia artistica e civile del paese; anzi nei cittadini è insorta una diffusa contrarietà per le leggi di t11tela, considerate negatrici e non tutrici della libertà di tutti e dì ciascuno. Per cambiare le cose va abbandonato il tradizionale principio di un'attività di tutela volta alla semplice conservazione dei b·eni culturali: va adottato un principio nuovo che si ispiri alla visione moderna della difesa d·ella conoscenza scientifica. La Commissione pro,pose perciò che si con.sentisse ai So·printen,denti di adottare misure cautelative d'urgenza e che si istituisse un servizio generale per la sicurezza del patrimo·nio. I poteri straordinari d'intervento sarebbero possibili qualora si stabilisse che la qualità di testimonianza materiale con valore sto,rico abbia una sua rilevanza ben definita. Chiunque possied·a beni culturali,· 94 Bibiiotecaginobianco
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