.. Antonio Spinosa a tutte le altre scoperte degli ultimi anni ci consegnano l'idea d'una civiltà ,mediterranea so1stanzialmente unitaria in mezzo a tante lotte e diversità, co,nquiste e invasioni. Si è coir1dotta una seri,e di ricerche seguendo pro,prio le rotte delle navi fenicie, cercando i legami reco 1 nditi, le origini più sco-nosciute. È questo un indirizzai dell'archeolo 1 gia mo1 dema, volta a una reinterpretazione del passato che ha alla fine rivelato agli europei una nuova faccia della Io,ro storia. Un'esplo,razio-ne archeologica che co·nsideri unitariamente le scoperte in Italia e negli altri lidi ,del Mediteraneo 1 porta a risultati soirprendenti, illustrati da Pallottino: « Al di là di quanto i greci e i ro,mani avevano ereditato dalle civiltà -del vicino Oriente - e che bene o, male rientrava nel quadro, familiare della cultura classica - si sono improvvisamente rivelate strao 1 rdinarie prospettive ·di conoscenza, asso,lutamente nuo,ve, nella profo,ndità del tempo 1, nella vastità e nella varietà delile manifestazio,ni: tali, a un certo p,unto,, da indurre alla tentazio,ne di un co,mpleto ro,vesciamento, della visio 1 ne tradizionale del mondo antico,: e cioè non già che la storia dei popoli dell'Oriente fo,sse da co,nsid·erarsi una semplice prefazio,ne della grande storia della Grecia e di Ro,n1a, bensì che la storia della Grecia e di Roma fosse iJ capitolo conclusivo -di un.a impo,nente mille·naria vicenda di esperienze civili fra l'Asia occidentale e il l\1editerraneo ». La scoperta, la ricerca e l'interpretazione delle testimonianze antiche sono validi mezzi per ricostruire la storia dell'umanità. Spesso si fondo.no con la tradizio,ne iletteraria, giuridica, epigrafica, ma più spesso la rinno,vano,, quando i resti archeologici non co·stituisco 1 no l'unica fo,nte di conoscenza, come nella preistoria e nella protostoria fino a sconfinare nei domini dell' etno 1 lo1 gia. A·ddio du;nque a, piccone, addio al badile. Questi strumenti rudimentali ed elementari, che per secoli hanno simboleggiato il lavo,ro d·ell'archeologo, vanno perdendo il loro fascino: non sono più gli unici mezzi della ricerca e i sovrani assoluti ·degli scavi. Certo, il ricordo 1 della loro gloria non tramo,nterà, legato co,m'è alle sco,perte più artisticamente portentose o più sto1 ricamente risolutive, ma oggi in un'impresa archeologica il piicco,ne e il ba,dile arrivano inesorabilmente per ultimi. Non è solo a causa dell'im·piego 1 ·di nuo 1 vi meto 1di scientifici, ma è so,prattutto una conseguenza d'un'impo,stazio 1 n·e nuova che viene data all'archeologia. Oggi l'archeologo non scava so1tanto p·er appagare una passione artistica, ma per interrogare il passato, per ricostruire le vicende umane attraverso le prove materiali del mondo sco,mparso. Per interrogare il passato non basterebbe infatti il piccone con gli 84 Bibiiotecaginobianco
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