Antonio Spinosa che in passato ricerche avvedute allo scopo :di riso,lvere specifiche questioni co,ntroverse; gli oggetti van11.o naturalmente studiati in un ampio contesto e connessi con tutti gli aJtri elementi che ne facilitano la datazione e il vaglio. Ma anche 01 ggi, no1 nostante l'impiego della scienza, peir determinare, ad esempio, la data di un oggetto etrusco, no·n c'è altro sistema che accertarne la concomitanza con una ceramica greca. I cocci che affiorano. alla superficie si co,nfermano, pur presi di per se stessi, gloriosi rivelatori ,di ep·oche e di civiìtà. Forn1a e decorazio 1 ne d'un vaso ci dico,no a quale età quel vaso appartenne. Se p-assiamo 1 all'illustrazione co1 ncreta del procedimento interpretativo cui sono state sotto,poste nuove testimonianze archeolo,giche e che hanno avuto per risultato 1 la modificazione di talune credenze tradizio\,. ,nali, ci imbattiamo· nell'episodio di Tuscania. Tuscania fu o no l'erede di Tarquinia? Comunemente si pensa di sì, ma il professor Sabatina Moscati è di parere contrario. « Tuscania - ha egli infatti osservato - non piace alla oronaca, essa semb 1 ra destinata ad essere la sorella minore di Tarquinia; ,e c'è chi dice, su questa scia, che Tuscania si •sviluppò 'solo quando la sorella maggiore decadd·e. Ma o.ggi le scoperte, adeguatamente interpretate, stanno: facer1do giustizia di queste idee, e Tuscania riemerge alla luce in tutto l'arco, della sua civiltà antica, sorta ben prima della decadenza di Tarqui,nia e fio,rita in un'autonomia di caratteri. È stata scoperta una serie di to•mbe risalenti al· settimo secolo avanti Cristo, databili con sufficiente certezza perché insieme ai vasi di quell'epoca ne so1 no, stati trovati di altri tipi ben conosciuti, orientalizzanti e protocorinzi. È o•rmai certo, a disdoro di tutte le precedenti teo·rie, che Tuscania no•n fiorì do.po• Tarquinia, ma fu contemporanea della sua po,ssente vicina: ebbe anzi una vita più lunga, tanto più lunga quanto più protetta dalla posizione interna e dal relativo isolamento ». Non sen1pre tutto è facilmente interpretabile. Nella stessa zo1 na di Tuscania gli scavatori si sono trovati recentemente di fro,nte a una grotta assai singo,lare. La camera centrale è attorniata da un vilup,po di cunicoli e corridoi lunghi e stretti che salgono e scendono· penetrando nella roccia per un centinaio di metri; quei cunico,li si dipartono dalla grotta, ma non di tutti si è trovata l'uscita. Gli archeologi si chiedono a che cosa servissero, perché la Grotta della Regina (così si chiama quella tomba o,riginale) fu costruita come un labirinto. Ci so.no, varie spiegazioni, anzi varie ip·Oltesi. La prima è di carattere pratico, ma è forse la meno fondata: quei tortuosi cunico 1 li sarebbero stati scavati come rifugio contro, le calamità naturaii e le guerre. Un'altra ipotesi, più vicina al rituale funebre, ma altrettanto i!)-oerta, fa di quel labirinto un sim82 BibHotecaginobi·anco
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