Argomenti prattutto costruita sopra una successione di date, dobbiamo riconoscere che co1 n le nuove tecniche di datazione ci si avvia rapidamente a una pro,digio 1 sa, i,mprevedibile integrazio11e positiva della preisto,ria nella storia ». Siamo entrati in pieno, nella fase interpretativa della testimonianza archeologica: il momento dell'osservazio,ne fa dell'archeologia una disciplina storica che consente di ricostruire la vita e le idee del passato sulla base di uno o più reperti. La questione è stata mes,sa in chiaro ancora da Pallottino nei seguenti termini: « Con tale obiettivo si capisce come il valorre di un recupero sta anche e soprattutto nel suo rapporto con la posizione, con il livello in cui è stato fatto e con il materiale venuto in luce contemporaneamente: si tratti di edifici, di depositi stratificati, di tombe. Gli archeologi hanno acquistato una nuova sensibilità che si è venuta raffinando fuori del campo delle grandi civiltà e dei grandi complessi monumentali, so,prattutto ne1l'ambito delle attestazioni più mo,deste della vita e partico,larmente nel settore dell'archeologia preistorica, cioè là dove la stragrande m·aggioranza degli oggetti non ha pratica,mente il minimo, valore all'infuoTi di quello che gli deriva dall'essere parte di un certo quadro complessivo dei dati ambientali del ritrovamento. Un aspetto fondamentale che distingue lo scavo archeolo 1 gico è il mo1derno n1eto,do stratigrafico, negli ultimi anni considerato come il metodo dello. scavo scientifico in senso, assoluto. L'individt1azione degli strati e la loro attribuzione a determinate epoche culturali co•nsentono di riconoscere i va,ri fenomeni di cultura, nel senso che le cUilture più recenti appaiono, attestate alla superficie e ,q,uelle più antiche in profondità. Ma ci vuole un'attenta osservazio,ne. È chiaro, per fare un facile esempio, che la presenza di uno strumento di selce neolitico in uno1 strato so,vrappoisto a uno contenente una mo,neta di Augusto non significherà che il neolitico è posterio,re ad Agusto, ma soltanto cl1e la stratificazioine è rimaneggiata. Esiste il pericolo di errori, per conclusioni basate soltanto o quasi su dati archeologici, se si considera che alcuni fenomeni diversissimi si sono potuti manifestare negli stessi luoghi a breve distanza e magari co,ntemporaneamente; il p·assag- ~io di influenze da un paese all'altro non vuol dire che il secondo abbia subìto un'invasione (come la Grecia del II secolo avanti Cristo non conquistò Roma, ma fu anzi co1 nquistata da Roma; come le cineserie del XVII e XVIII secolo non significano che vi sia stata una migrazione di cinesi in Euro.pa) ». Ci sono dunque i mezzi perché ci si impegni nell'interpretazio·ne, su base scientifica dei reperti e delle zo11-earc4eologiche e non se ne procrastini lo sfruttamento storico. Si possono condurre ora, meglio 81 ... Bibiiotecaginobianco
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