Argomenti logo di corte neoclassico, sensibile al monumentale - trasale, ma proprio in questo tra·sali,mento 1 sta la differenza fra l'archeolo1gia aulica e quella mo·derna, che è tanto vicina agli interessi più elementari dell'uo•mo. Come lavora 01 ggi l'archeo 1 lo 1go, e co,n quali sentimenti? Come osserva i_resti antichi, e co1 me li interp·reta? Nel far risaltare 101 stretto legame fra storia e archeologia, si è ·accennato alla p1enetrazio,ne dei cartaginesi in Sard·egna e alla loro, presenza in Etruria, a Pyrgi; cinque secoli prima di Cristo l'influenza punica era visibile alle porte di Ro,ma in un luogo di culto e si esercitava con l'o,maggio che il popolo etrusco rendeva a tma divi,nità libica. La scoperta delle tre piastrine d'oro di Santa Severa ha poi consentito di mettere in chiaro l'antefatto, per così dire, del lungo scontro fra ro,mani e cartaginesi. Questi so1 no, stati i risultati di scavi pro,gran1mati al tavo 1 lino, secondo un Oif"dinepreciso,. Siamo infatti in epoca di archeologia scientifica e le imprese vengo,no studiate sulla carta prima che si scenda sul campo dell'esplorazio11e. L'intuito e soprattutto il co1 lpo di fortuna, che in passato presiedevano, alle avventurose ricerche archeo,lo,giche, sono ora dei semplici st1ssidiari. Ovviamente le scoperte possono, essere tuttora il frutto del caso; la zap·pa di un co-ntadino o la ruspa di un o-peraio edile spesso po,rtano, alla luce inestimabili testimonianze che sarebbero rimaste s.epolte per sempre senza un fortuito rinvenimento. Anche la sinago,ga di Ostia, il maggio,re e più antico tempio, ebraico conosciuto, riaffiorò qualche anno, fa ,durante la co,struzio,ne de1le strade di allacciamento. fra Ro·ma e il nuo,vo aero,porto di Fiumicino. Se si risale indietro nel tempo. ci sorprenderemo di apprendere che perfino il volto di Po,mpei si svelò ai nostri occhi per caso mentre (secondo le costumainze del çticiottesimo secolo) si cercavano tesori artistici più per arricchire le collezio•ni degli amato,ri che no·n le cognizioni degli storici. Il folklore e le favole offrono a loro volta all'archeologia tracce non trascurabili. Spesso i l1 uo1 ghi indicati •dalle tradizioni p·opo,lari come pt1nto di convegni notturni delle streghe intorno ai noci, co,me teatro di tregende, co1 me antri di feroci lupi mannari, si sono rivelati fonti di notevoli scoperte: è bastato 1 scavare qualche palmo di terra per mettere le mani su resti p;:reziosi. Qualcl1e vo,lta no,n è nemmeno necessario scavare; ci son·o cupe grotte che per secoli han,no conservato 1 papiri e rotoli di pel,de ricoperti di scritture ignote; ,o ci sono dei laghi che, per un improvviso abbassamento, delle acque, hanno fatto, riapp,arire palafitte preistoriche. Poi ci sono i vecchi saggi del paese, quelli che sanno 77 Bi bi otecaginobianco
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