Argonienti petenze amministrative e, nell'ambito delle leggi dello Stato, di ampi poteri di regolamentazione; e) un complesso, egualmente organico, di enti speciali (istituzionali, economici, di sicurezza sociale, eccetera), idonei a svolgere, sempre in un unico quadro globale di riferimento, specifiche funzioni settoriali. Naturalmente, un sistema del genere non è realizzabile dall'oggi al domani, e presenta problemi tecnici imponenti, che qui non possono essere nemmeno sfiorati. Investe questioni di ordine costituzionale, fra cui quelle relative ai rapporti fra il sistema ed un possibile Stato sovranazionale, e quindi alla definizione di due « livelli » di sovranità, e quelle relative alla collocazione del Capo dello Stato in un nuovo contesto; questioni di ordine giuridico e funzionale, per la definizione delle competenze degli organi di controllo non facenti parte dell'amministrazione attiva; questioni di ordine organizzativo ed operativo, per la delimitazione delle sfere di attività delle varie parti del sistema. L'equilibrio complessivo sul quale si sta insistendo ha lo scopo di soddisfare, oltre alle esigenze considerate, anche un'altra necessità alla quale si è accen11ato prima: quella di un costante ed ini11terrotto « aggiornamento » delle strutture pubbliche. È evidente, infatti, che delle strutture snelle e flessibili possono essere predisposte molto meglio all'introduzione di successivi « aggior11amenti » di quanto possano esserlo delle strutture rigide, 1nacchi11ose e pletoriche. Ovviamente, in processi del genere, cl1e investono gli apparati in profondità, non si può pretendere la perfezione. Ma si può soste11ere la necessità di introdurre, nelle attività legislative ed operative dello Stato, con l'apporto dell'organizzazione di ricerca ipotizzata, dei meccanismi di continua verifica, di sperimentazione e di proiezione delle ipotesi nel futuro, al fine di studiare tempestivame11te le trasformazioni da adottare, per poter precedere i <~ fenomeni » invece di doverli seguire a rimorchio. Naturalmente, i problemi dello Stato non si esauriscono qL1i.Ma, se si metteranno a punto, in sede politica ed in sede tec11ica, adeguati meccanismi per l'individuazione delle istanze ed esige11ze della società e per la realizzazione dei loro postulati, si _potranno risolvere, in maniera organica, molti altri problemi: da quelli della giustizia, che sono giuridici ed organizzativi, a quelli dell'istn1zione a tutti i livelli, che sono collegati all~ mete verso le quali si dirige la società. E tutto ciò nel quadro di un altro fondamentaie equilibrio: quello fra i « fini » ed i « mezzi », senza il quale qualsiasi impostazione può essere votata soltanto all'insuccesso. VITTORIO BARBATI 71 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==