Argomenti ma costituisce la premessa dell'attivazione, mediante le ra·ppresentanze politiche, dei meccanismi legislativi ed operativi dello Stato. La seconda fase, di cui si è parlato in precedenza, ossia la fase della definizione giuridica ed ordinativa degli strumenti necessari a realizzare gli obiettivi individuati nella prima fase, non può essere altro che una fase « legislativa ». Si presentano, a questo punto, due ordini di problemi: quelli relativi alla « tempestività » delle impostazioni legislative, e quelli concernenti la loro « rispondenza tec11ica » alle esigenze. È infatti evidente che le leggi, per essere efficaci, devono rispondere a due requisiti essenziali: devono essere fatte in tempo utile e devono essere fatte tecnicamente bene. Ora, è dubbio che le attuali strutture legislative possano consentire di rispettare pienamente tali esigenze, in particolare con un sistema bicamerale come quello del nostro paese. L'argomento è scottante, ma deve essere affrontato. Alla base del sistema vigente oggi in Italia si ,può individuare un'esigenza fondamentale: quella di consentire, mediarìte un doppio esame di ogni progetto di legge, valutazioni più accurate, meditate ed approfondite. Quest'esigenza conserva, senza dubbio, tutta la sua validità. Però, bisogna domandarsi se essa viene so·ddisfatta nel modo migliore. E la risposta, purtroppo, è almeno dubbia . . La questione è tecnica ed organizzativa. È tecnica, perché, soprattutto negli ultimi anni, l'attività legislativa ha assunto una tale complessità da richiedere, sempre più perentoriamente, impostazioni di natura « scientifica » e di natura « interdisciplinare », che non possono essere agevolmente attuate senza un'idonea organizzazione di ricerca, organizzazio11e che potrebbe, ad esempio, essere strutturata in modo da poter operare - e ciò sia per evitare doppioni non necessari e costosi, sia per la difficoltà di reperire il personale idoneo a condurre determinate ricerche - al servizio tanto del Parlamento quanto del Governo. È organizzativo, per la necessità di impostare l'attività legislativa sia sullo snelli~ mento delle procedure e sia su riuove possibili strutture, che, avvalendosi del « supporto » di ricerca cui si è accen11ato, siano in grado di operare con la rapidità richiesta dalle esigenze odierne. Si possono prospettare, a tale proposito, più soluzioni: la possibilità di pervenire ad un sistema monocamerale, che, operando co,n il concorso dell'ipotizzata organizzazione di ricerca, potrebbe svolgere, nel quadro di un efficace equilibrio « politico-tecnico », la sua funzione con sufficiente tempestività;. o, ferma restando l'organizzazione di ricerca, una ripartizione per funzioni delle due Camere; o la chiamata, per cooptazione, nel Legislativo di qualificati rappresentanti delle categorie tee65 Bibiiotecaginobianco
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