Argomenti Il problema, a questo punto, diventa essenzialmente tecnico. E presenta due aspetti particolarmente importanti e particolarmente complessi: la necessità di mettere a punto delle strutture idonee a rcepire, a rielaborare, a fondere, ed eventualmente a trasformare e ad indirizzare le istanze della società; e l'esigenza di apprestare dei meccanismi atti a consentire il continuo aggiornamento delle strutture operative statali e, in senso più lato, delle strutture operative pubbliche. Bisogna sottolineare un altro punto molto importante. Per secoli, o forse è più esatto dire per millenni, l'evoluzione delle strutture sociali e delle strutture pubbliche collegate è stata graduale. Non sono mancati, è vero, dei periodi di « accelerazione della storia », ma anche durante tali periodi il distacco « temporale » e << quanto-qualitativo, » fra le realtà sociali e le strutture pubbliche non ha raggiunto l'entità del distacco che o,ggi si registra. Negli ultimi anni, infatti, un fattore nuovo è sorto per compromettere molti equilibri faticosamente raggiunti, o addirittura, in alcuni casi, per distruggerli: l'« esplosione » della scienza. Quest'ultima appunto - sia in seguito ad eventi storici che qui non è possibile approfondire, sia in conseguenza di un processo plurimillenario del quale oggi sono venuti a maturazione i frutti - ha impresso un nuovo ritmo ai processi sociali ed econo·mici. Quello che oggi si verifica è l'urto, che non è esagerato definire drammatico, fra l'evoluzione scientifico-tecr1ologica, sempre più dinamica, jnarrestabile ed estesa, e le strutture sociali, e soprattutto pubbliche, che si evolvono con ritmo troppo lento. Fino a quando questo fenomeno di « differenza di velocità » non aveva raggiunto le attuali proporzioni, gli Stati - anche quelli più retrogradi - erano dei fattori « traenti ». Oggi gli .Stati, o almeno molti di essi, hanno perduto, in tutto o in parte, la possibilità di operare in questo modo, ed anzi sono divenuti, in molti casi, degli organismi pesanti, ancora orientati verso direzioni diverse da quelle scelte dalla società, e quindi spesso trascinati « a rimorchio » da esigenze che non sempre sono in grado di controllare e di indirizzare. L'e~oluzione delle strutture pubbliche va perciò valutata in questo contesto, che, è. bene precisarlo, è un contesto estremamente dinamico. Ed è appunto ciò che tenteremo di fare. È indispensabile procedere con ordine,. Ossia, è indispensabile, per esigenze di chiarezza, procedere ad una convenzionale suddivisione in fasi successive del processo di definizione delle istanze ·provenienti dalla società, di precisazione· dei conseguenti obiettivi politici, e di adeguamento delle strutture chiamate a realizzarli. Si può perciò parlare di: 63 Bibl'iotecaginobianco
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