Nord e Sud - anno XVIII - n. 136 - aprile 1971

... • Giulio Picciotti Diversa, naturalmente, è la questione della dichiarazione di decadenza di quelle clausole concordatarie la cui fine è stata decretata dal processo storico, o della revisione bilaterale di quelle ancora operanti, ma palesemente anacronistiche rispetto alla realtà odierna del paese. Ma questa revisione trova uno schieramento (concorde che va dai liberali ai partiti del centro-sinistra, fino ai comunisti, e non può rappresentare un motivo di incontro esclusivo tra masse cattoliche e masse marxiste, come non può rappresentarlo il nuovo diritto di famiglia, a meno che non si voglia giungere ad un fatto compromissorio che tagli fuori le forze laiche, interpreti della tradizione democratica e liberale del paese. L'offerta del PCI veniva comunque raccolta da « Politica», il periodico della sinistra DC, il quale si richiamava alla posizione espressa da Berlinguer per denunciare il fatto che non si sia « mai volitto prendere in considerazione la possibilità di un'intesa anche parziale con il partito comunista, che avrebbe co1isentito di limitare i casi di scioglimento, per non cadere sotto l'accusa di Repubblica conciliare », laddove un tale accordo avrebbe potuto « servire a ridurre la portata della sconfitta D.C. sul divorzio ~>. Oltre a questo di « Politica », non si può dire che la posizione del PCI abbia avuto altri consensi espliciti. Ma ciò non significa che essa manchi di chances. La strategia del PCI ha dimostrato di articolarsi su due fronti: da un lato il rifiuto del « laicismo borghese », dall'altro la rivendicazione di benemerenze acquisite presso i cattolici con il voto della Costituente dell'art. 7 concernente i Patti lateranensi. Ha scritto recentemente l'on. Nilde Jotti che con il voto dell'art. 7 « i co1nunisti compirono uno degli atti più acuti e piil alti della nostra politica e ci collocammo come una forza nazionale capace di intendere il paese e di dirigerlo su una via di progresso e di rinnovaniento » 31 • I democratici laici di allora si opposero _senza successo; e ci sono voluti venticinque anni per giungere alle sentenze della Corte costituzionale che hanno escluso la costitu·~ zionalizzazione del Concordato. Ciò che oggi preoccupa è la possibilità che il PCI, in omaggio all'intesa con i cattolici, possa compiere nuovi « atti più acuti e più alti » *. GIULIO PICCIOTTI 31 « Rinascita », 4 dicembre 1970. * Questo articolo è stato scritto prima della discussione parlamentare sulla revisione del Concordato tra Italia e Santa Sede. Il suo contenuto resta comunque valido . 48 Bibiiotecaginobianco

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