Nord e Sud - anno XVIII - n. 136 - aprile 1971

I sindacati per il Mezzogiorno contrario stia per avere ragione il filone antiregionalista del meridionalis1no, circa l'esistenza di un divario politico più forte ancora di quello economico, a parte il fatto che la nuova legge per il Mezzogiorno riconosce e garantisce tale r11olo, dobbiamo anche dire - giudicando, dal ristretto punto di osservazione di Napoli, sul modo di organizzarsi della Regione campana - che per il Mezzogiorno sarebbe l'ultima delle disgrazie se i progetti speciali di i11terven_ti organici fossero affidati alle Regioni. Infine, per quanto riguarda la Cassa del Mezzogiorno, la sua funzione e la sua str11ttura, va detto cl1e, prima ancora di affrontare il problema del modello organizzativo della Cassa, va risolta la questione pregiudiziale sui conten11ti concreti dei progetti speciali. C'è bisogno, cioè, di una scelta politica a monte, che precisi i settori e gli obiettivi dell'intervento straordinario, « del cui raggiungimento venga dato carico alla Cassa ed agli organi collaterali, in modo da renderli pie11an1ente responsabili del loro operato ». Anche perché - come ha rilevato lo stesso Petriccione nel conveg110 di studio promosso dalla C.I.S.L. a Sassari 11el novembre dello scorso anno su « Sindacati e Mezzogiorno negli anni '70 » - il riassetto organizzativo interno dei singoli organi dell'intervento straordinario implica scelte nella loro struttura e nelle loro con1petenze, che lungi dall'esaurirsi in argomenti di natura meramente organizzativa comportano « una serie di decisioni che costituiscono lo spartiacque tra una politica cl1e accetta -- anche senza ammetterlo esplicitamente - un Mezzogiorno che, attraverso l'emigrazione di massa, si trasformerà in una regione scarsamente popolata, dove in1pianti industriali, isolati dal resto della struttura economica della regione, non concorreranno se non limitatamente ad assicurare accettabili livelli di occupazione, e una politica che faccia sì che le istanze meridionalistiche prevalgano ». Se questa, dunque, sarà la scelta di fondo, non vi è dubbio che alla Cassa dovrà essere restituita la sua funzione originaria di organo per l'attuazione di programmi di sviluppo strategici per il progresso del Mezzogiorno, e non quella - che pure ha assolto - di se1nplice organismo esecutore di opere pubbliche; funzione che,- presente nella legge 717, si è via via venuta perdendo e che può essere recuperata appunto sulla base dei contenuti e degli obiettivi che caratterizzeranno i progetti speciali di interventi organici nelle regioni meridionali, la cui realizzazione va quindi affidata interamente alla Cassa per il Mezzo~ • giorno. Restano, a questo p1111to,le ultime due· questioni sollevate dai 31 Bibliotecaginobianco

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