Francesco Compagna recepito le indicazioni e le sollecitazioni che pure sono venute dalla letteratura meridionalista, questo è appunto il piano sul quale si realizza il rapporto fra industria e ricerca: un rapporto che, come abbiamo scritto tante volte, non sia quello primitivo onde la ricerca si localizza là dove c'è già l'industria, ma quello più maturo 011de l'industria si localizza dove le sedi della ricerca operano come fattore nuovo di richiamo. La politica meridionalista deve farsi carico anche e non marginalmente dell'esigenza di potenziare la ricerca nel Mezzogiorno, come fattore agglomerativo dell'industrializzazione; ed a sua volta la politica della ricerca deve farsi carico anche e non marginalmente dell'esigenza di fare nel Mezzogiorno le cose che comunque si devono fare. In particolare, fra i progetti intersettoriali ed interregionali che con la nuova legge saranno di compete11za della Cassa, ci dovrà essere un progetto per la ricerca scientifica, da concertarsi fra tutti gli interlocutori validi, pubblici e privati. Non sarebbe il caso di avviare fin da ora questo concerto, di mettere allo studio subito il progetto per la ricerca nel Mezzogiorno, di non rimandare ciò che già si può cominciare a fare a quando la nuova legge sarà approvata dal Parlamento? Sarebbe, questo, anche il modo migliore di riprendere in considerazione il discorso sull'industria elettronica e forse sarebbe questa « la strada giusta per far partecipare il Mezzogiorno al gioco ». Videant consules! Ma chi sarebbero in questo caso i consoli? Noi 11evogliamo chiamare in causa tre, che dovrebbero essere interessati e responsabili per quanto riguarda l'impostazione dell'auspicato progetto: Ruffolo, Pescatore, Cagliati, rispettivamente come Ufficio del programma, come Cassa e come Consiglio Nazionale delle Ricerche. Se non se ne dovesse far niente, se l'occasione che deriva al Mezzogiorno dalla possibilità di risolvere a suo favore la questione .della distribuzione regionale delle sedi della ricerca scientifica, per poi ricavarne una più equilibrata distribuzione regionale delle sedi di produzione industriale, dovesse prima o poi risultare un'occasione perduta, o sciupata, la colpa ricadrebbe appunto sull'Ufficio del programma, sulla Cassa e sul Consiglio Nazio- . nale delle Ricerche. E noi fin da ora protestiamo - qui veramente si tratta di « protesta » - perché, avendo sollevato da qualche anno questo problema, né l'Ufficio del programma, né la Cassa, né il CNR hanno dato segni concreti di volersene far carico e di volerne concertare le soluzioni, per inquadrarle in un vero e proprio progetto operativo. FRANCESCOCOMPAGNA 22 Bibiiotecaginobianco ....
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