' Francesco Compagna degli incontri che dopo il discorso di Lombardi si sono svolti a Napoli fra dirigenti di Piazza Venezia e dirigenti delle Unioni meridionali, abbia preso coscienza dei gravi fenomeni di crisi che qua e là si sono manifestati con chiusure di stabilimenti e licenziamenti di manodopera, specialmente nel Napoletano; e se, avendo preso coscienza di questi fenomeni, ritenga di avere quanto meno la possibilità di contribuire - attraverso i suoi canali di contatto con imprenditori e gruppi imprenditoriali del Nord - alla ricerca di soluzioni che consentano di riaprire stabilimenti e riassumere manodopera licenziata, di evitare altre chiusure e prevenire altri licenziamenti. Ma soprattutto si vorrebbe raccomandare ai dirigenti della Confindustria un i1npegno specifico a studiare ed a proporre veri e propri progetti, relativi a blocchi di investimenti integrati: con particolare riguardo alla meccanica ed alla chimica secondaria. È certo già un fatto positivo che il « vertice » della Confindustria si dichiari disponibile per collaborare all'attuazione di questi progetti; ma sarebbe un fatto ancora più positivo, e molto più positivo, che i soci della Confindustria cominciassero a formulare i progetti ai quali dicono di essere disposti a collaborare. È in questo senso degna di menzione la dichiarazione che ha rilasciato all'« Espresso » il vice-presidente della Confindustria e presidente dell'Associazione Industrie Chimiche, Fulvio Bracco. A proposito dei risultati di un recente convegno sul problema dei rapporti.fra l'industria chimica ed il Mezzogiorno, Bracco ha detto che l'Aschimici si ripromette di raccogliere in << pacchetti » tutte le iniziative minori da realizzare nel Mezzogiorno, iniziative che prese una per una non hanno dimensioni tali da giustificare un esame in sede di contrattazione programmata, ma che, confezionate in « pacchetti » consistenti, non correrebbero il rischio _di essere sottovalutate per quanto riguarda i problemi derivanti dal loro insediamento, problemi di infrastrutture necessarie nelle aree di localizzazione conveniente e problemi relativi ai settori nel cui ambito si collocano le singole iniziative.· Sono buone intenzioni che abbiamo voluto appuntare anche perché se ne può ricavare per analogia un esempio, e forse anche un ~uggerimento: il recente impegno della Fiat nel Mezzogiorno (Cassino, ecc.) consente di riproporre in termini più articolati il discor~o già aperto dall'Alfa-sud per quanto riguarda le produzioni indotte dall'avvio anche nel Mezzogiorno di una pro.duzione terminale come quella automobilistica. Perché la Confindustria non prova a portare avanti questo discorso con i suoi soci? Lasciamo ai suoi destinatari di giudicare fino a che punto questo suggerimento sia 18 Bibliotecaginobia .co
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