Cronache dell'industrializzazione venute a maturazione e rispetto alle quali, quando era già facilmente prevedibile che venissero a maturazione, il vecchio « vertice ·» non aveva voluto sintonizzarsi. La lezione delle cose ha dato dunque ragione alle Cassandre meridionaliste? Certo; lo abbiamo rilevato con insistenza negli 1.11timi mesi: la questione meridionale è stata importata nel Nord e quegli squilibri e quelle tensioni che due anni or sono erano soltanto preved-ibili (e tuttavia facilmente prevedibili) sono ormai chiaramente percepibili (e dolorosamente percepibili, se si pensa ai crescenti costi di insediamento degli immigrati nelle città padane, ai fenomeni di miserabile urbanesimo che si sono manifestati nelle aree metropolitane di Milano e di Torino, all'inquinamento dell'aria e dell'acqua nei distretti di più antica e più densa industrializzazione). Che siano percepibili anche agli stati maggiori della Confindustria, è senza dubbio un fatto rilevante. E d'altra parte, 110n si può non collegare la buona disposizione meridionalista che ha voluto manifestare a Napoli l'ing. Lombardi anche al maggiore impegno meridionalistico delle aziende a partecipazione statale, onde si è posto ai grandi gruppi privati il problema di non rimanere indietro e di non farsi tagliare fuori. Si pensi a quello che ha rappresentato per la Fiat, che non voleva scendere nel Sud, non solo la lezione di Rivalta, ma anche la provocazione dell'Alfa-sud! Si dirà che per ora quelle dell'ing. Lombardi a Napoli sono soltanto parole. Ma intanto anche le parole hanno la loro importanza, specialmente in quanto seguono ad altre parole, cl1e avevano un altro seg110 ed un altro suono: un segno ed un suono antimeridionalistico, come quelle che erano soliti profferire i predecessori dell'ing. Lombardi. Comunque sia, si tratta di accertare quali condizioni potrebbero consentire di verificare se, come, quando, alle parole possono seguire i fatti. Si ripropone subito, perciò, la questione della Indesit: se la Indesit veramente dovesse recedere dal suo progetto casertano ed insistere per la realizzazione di un progetto alternativo in provincia di Cuneo, se ne dovrebbe dedurre che i fatti non corrispondono ancora alle parole dell'ing. Lombardi e che queste parole suonano assai meno credibili di quanto non suonerebbero qualora per gli investimenti della Indesit dovesse prevalere la soluzione casertana. Pertanto, anche la Confindustria è interessata ed impegnata, politicamente, sulla questione del~a Indesit: per convincere quest'ultima, o per fornire chiarimenti paralleli a quelli che si attendono dal Governo. Ci si potrebbe domandare poi se la Confindustria, nel corso 17 Bibiiotecaginobianco •
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