Nord e Sud - anno XVIII - n. 136 - aprile 1971

Cronache dell'industrializzazione Si poteva, quindi, ritenere che la Indesit - per premere sul CIPE e far sì che finalmente si deliberasse sulle sue ricµ.ieste, ed in senso favorevole - avesse a11nunciato di recedere dal primitivo orientamento di insediarsi ad Aversa; e che poi, a deliberazioni avvenute, avrebbe annunciato di essere soddisfatta per il contenuto di queste deliberazioni e avrebbe dato il via al suo progetto casertano. Tanto più che nel frattempo il Prefetto di Caserta aveva firmato, venendo a capo degli ostacoli frapposti dai coltivatori diretti, i decreti di espropriazione delle aree occorrenti per la costruzione dei primi due stabilimenti. Sennonché, la Indesit ha confermato che questi due stabilimenti saranno costruiti a Cuneo. Magari l'azienda torinese rilascerà anche qualche dichiarazione di generico affidamento per un imprecisato futuro; l'assicurazione, cioè, di riprendere in considerazione, quando i tempi saranno maturi, il progetto casertano. Ma intanto sembra che la Indesit consideri irrilevanti, ai fini della sua ultima decisione a favore di Cuneo, gli impegni del CIPE a favore di Aversa. Quest'ultima decisione della Indesit sarebbe forse una conseguenza della « recessione strisciante », o di una crisi nel settore degli elettrodomestici, onde la sostituzione, a un progetto impegnativo come quello che si voleva realizzare ad Aversa (8 stabilimenti e 8000 posti di lavoro), di un progetto me110 impegnativo, da realizzarsi in provincia di Cuneo? Può darsi. Ma allora perché non realizzare intanto ad A\rersa i primi due stabilimenti, salvo a vedere come e quando realizzare gli altri sei? Perché, insomma, due stabilimenti in provincia di Cuneo invece di due stabilimenti ad Aversa? La questione da accertare è proprio questa: perché Cuneo? E cioè: 1) fino a che punto gli incentivi predisposti per la provincia di Cuneo, come area depressa del Nord, sono tali da neutralizzare quelli predisposti a favore del Mezzogiorno, onde, a conti fatti, la Indesit, dovendosi lim.itare a due soli stabilimenti, e non più ad otto, trova 1notivi di convenienza a non uscire dal Piemonte, dove risiede il suo stato maggiore imprenditoriale; 2) fino a eh~ punto sono state esercitate sulla Indesit_pressioni di ambienti subalpini, a favore di Cuneo e co11tro Aversa (pressioni della Regione piemontese, per esempio, perché certo è da escludere che pressioni del genere stano state esercitate, come qualcuno ha voluto i11sinuare, dal Ministro del Bilancio e çlella Programmazione, deputato di Cuneo, il quale ha cercato di persuadere la Indesit a preferire comunque Aversa). 15 Bibiiotecaginobianco

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