Nord e Sud - anno XVIII - n. 136 - aprile 1971

L'Italia all'alba del secolo XX coi veccl1i sisten1i, talché la evoluzione capitalistica agraria sarà caratterizzata - come nota il Sereni - da un « processo di inserimento dei nuovi rapporti di produzione capitalistica sui vecchi rapporti semifeudali » 30 • _ Non mancava tuttavia, acca11to alla grande proprietà no·biliare, una proprietà rurale e medio-borghese, di quella borghesia « risorgimentale », anch'essa in decadenza, assai più che non la stessa nobiltà; infatti questa borghesia anemica, vivente una vita stentata, vittima designata di ogni crisi ed esposta a ogni colpo di testa della ·politica economica governativa, venne anch'essa liquidata dalla grossa borghesia capitalistica che inesorabilmente avanzava. Questo ceto agricolo, pur non realizzando i presupposti della proprietà feudale (rimasta tipjca invece dei po,deri nobiliari), era nondim·eno legato alla terra da vincoli di economia primitiva; ed è facile perciò rendersi co,nto co1ne non potesse reggere all'urto della agguerrita borghesia, apportatrice di capitali e di metodi nuovi, e maggior1nente produttivi, di coltura. Accresciutosi ancora con le briciole, pagate care e salate, delle vendite dei beni avocati, dovette scontare presto e a caro prezzo la triste illusione della prosperità. Parte di esso disertò la terra e si avviò verso gli impieghi e le professioni liberali, andando a ingrossare la fiumana limacciosa dei ceti medi 31 ; coloro, viceversa, che vi rimasero, e per i quali il vincolo che li legava alla terra era divenuto « vincolo di dolore » 32 , furo110 spazzati via dalle espropriazioni forzate 33 , o andarono ad alimentare il nuovo proletariato agricolo in formazione e il flusso migratorio transoceanico. La nuova borghesia sorse dalla liquidazione dei beni ecclesiastici e demaniali, nelle cui aste i più ricchi, valendosi di mezzi leciti e meno leciti, fecero la parte del leone 34 , non trascurando peraltro l'assalto alla proprietà nobiliare, ma conducendo la battaglia con molta cautela e con quel timore reverenziale che in Italia investe tutto ciò che sa di « signorile », e in misura assai diversa a seconda delle varie contrade della Penisola: mentre infatti nel Mezzogiorno la proprietà borghese si venne formando accanto a q·uella nobiliare, lasciandola praticamente in; tatta e assu1nendor1e anzi quasi interamente le caratteristiche, nel Nord 30 E. SERENI, Il capitalismo ecc. cit., pag. 172. 31 G. PISCHEL, Il problema dei ceti medi, Gentile, Milano, 1964, pagg. 33-34. 32 A. SERPIERI, La politica ecc. cit., pag. 16. 33 E. SERENI, Il capitalismo ecc .. cit., pagg. 179-80. 34 « I soli ricchi potevano amicarsi, e alcune volte organizzare le camorre, che dominavano assolute nelle aste ... Se qualcuno non si sottoponeva alle esigenze della camorra, questa spingeva in su senza limiti il prezzo dell'asta, e sapeva di non correre con ciò nessun pericolo... Come poteva il contadino e anche il piccolo proprietario lottare contro forze co1ne queste?» (L. FRANCHETTeI S. SONNINO, La Sicilia, Vallecchi, Firenze, 1925, pag. 213). 105 Bibiiotecaginobianco

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