Nord e Sud - anno XVIII - n. 136 - aprile 1971

Antonino Répaci Edimborgo e da Stoccarida a Smirne e: a Cadice: dal laitifon,do medievale, utilizzato con la più primitiva gran,de coltivazi011Je estensiva, fino all1 a più perfezionata grande coltivazione intensiva; dalla piccola agricoltura app1 licata alla p1 iù svariata p1 romiscuità; dalla rendita di cinque lire per ettaro di terra coltivata, fino ai p1 ro,venti di duemila lire p,er ettaro ... Noi troviamo ancora parecchie I talie agricole,_ differenti fra loro, non solo p·er p1 roduzioni, il che s.i verifica sempre, ma anche periché conservano presso a poco ciascuna la medesima for1na, ]a medesima fisionomia, la n1edesima intonazione, che gli ordini amministrativi e sociali da cui usciroino, in altri temp 1 i, hanno rispettivamente infuso e jmp1resso in loro, seb,bene questi ordini siano scom.parsi 25 • È fuori di dubbio ed è altresì co,sa notoria che durante il p·erio.do delle lotte per l'indipendenza no,n si po,té formare un ceto- propriamente borghese delle popolazioni agrico 1 le, e che in tal modo il nuovo Staito venne a trovarsi di fronte a un'a 1niriade di forme economico~agricole fra loro differenti, ma tutte di natura non so,ltanto precapitalistica, bensì preborghese e fet1dale. Con l'avvento dell'Unità e per vari deoenni ancora, la proprietà nobiliare conserva gran parte delle sue posizioni che nessun ,provvedjm•en,to rivo1 luzionairio, o anche riformistico, viene a intaccare 26: e ciò non già perché n1ancava una borghesia ~n formazio,ne, 1na perché questa diresse le prop,rie mire prevalenternente sui beni di manomorta - « beni di tutti, beni di nessuno,» 27 • No·n mancarono in realtà le vendite di fondi da parte di grandi proprietari in decadenza 28 , ma il grosso della proprietà no,biliare ri1nas-e intatto·, sì che nei primi decenni dell'Unità i gravi residui di una decrep,ìta feudalità costitui:rann.o ain,cora, nelle campagne, una palla di piombo al piede del capitalismo italiano 2 9. J.l quale p·eraltro non n1ancò di affacciarsi sulla scena economica italiana con le sue tipiche ben note caratteristiche generali; ma anziché assumere carattere rivoluzio11ario·, si adattò - si noti l'analogia col processo politico! - a vivere in simbiosi, in situazione di compro1nesso 2s S. JACINI, Relazione finale dell'inchiesta agraria, Atti della Giunta, pag. 9. 26 E. SERENI, Il capitalismo nelle campagne, Einaudi, Torino, 1948, pag. 172. 21 E. SERENI, Il capitalismo ecc. cit., pag. 191. 28 A. SERPIERI, La politica agraria in Italia, Federazione Italiana dei Consorzi Agrari, Piacenza, 1925, pag. 15. 29 E. SERENI, Il capitalismo ecc. cit., pag. 172. 104 Bibliotecaginobi.anco

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