Antonino Répaci di 66,8 su cento sposi 3 • Gli esperti sono, cori.cardi nel sostenere che la sola miseria non è sufficiente a spiegare l'an·alfabetismo, la cui origine va invece ricercata nella stru 1 ttura stessa della società italiana e nella conseguente immaturità civile di gran p·arte della p·opolazione 4 • Sotto tale riflesso l'analfabetismo non è se non la manifestazione patologica di un male più profondo, che coinvolge lo stato generale della cultura in Italia; infatti i cosiddetti ceti istruiti - astrazion fatta ·da quella esigua schiera di letterati, artisti, scienziati e pensatori autentici, che fortunatamente in Italia non ha mai fatto difetto - dimostrano un livello medio culturale modesto, intessuto di nozioni generiche e di pressappochismo inconcludente, in1pastato di saccenteria, talora non priva di intuizioni. Osserva N"itti che il più tristo segno è di vedere perdurare nelle classi medie una indifferenza, anzi una diffidenza verso la cultura. Date le forme della istruzione moderna, ogni sviluppo economico è legato strettamente allo sviluppo· della cultura. La stessa pro 1duzione di beni materiali non ·si compie più generalmente nelle forme tradizionali del passato. È necessario per il commercio ormai più cultura che per essere un avvocato insigne. Spesso noi siamo, sorpresi parlando con uomini che hanno avuto una parte notevole nella politica del ·nostro paese, nel vedere come manchi ad essi ogni nozione della posizione relativa dell'Italia n.el mo1 ndo e delle risorse che può sfruttare... Questo parlare di tutte le cose, questo credersi ad~tti a giudicare tutte le cose, è uno dei nostri peggiori malanni 5 • 3 La tabella dell'analfabetis1no per ì paesi europei ( 1896) reca le seguenti percentuali per 100 abitanti: Portogallo 61,35 Francia 3,50 Italia 59,93 Inghilterra 3,49 Polonia 39,32 Olanda 3,38 Ungheria 37,69 Scozia 2,83 Russia 36,42 Germania 2,49 Austria 32,70 Norvegia 1,92 Grecia 25,18 Svezia 0,74 Ron1ania 11,75 Svizzera 0,60 Belgio 15,22 Danimarca O ,49 (in A. NICEFORO, Italiani del Nord e Italiani del Sud, Bocca, Torino, 1901, pag. 121). La tabella dell'analfabetismo in Italia per lo stesso anno reca le seguenti percentuali su 100 sposi: Nord 21,0; Centro 49,4; Mezzogiorno 64,2; Sicilia 67,0; Sardegna 82,6. (Ivi pag. 224). 4 << L'analfabetisn10, in Italia, non è tanto causa, quanto effetto della mancanza di civiltà» (A. NICEF0R0, Italiani ecc. cit., pag. 229). Il C0LETTIafferma che l'analfabetismo è dovuto alla prevalenza rurale della popolazione italiana e alla riluttanza da parte dei contadini a imparare. Rileva infatti questo A. che là dove sono affiorate le industrie, l'analfabetismo ha segnato una netta diminuzione (F. C0LETTI, La popolazione rurale in Italia, Federazione Italiana dei Consorzi agrari, Piacenza, 1926, pagg. 69-70). s ;p. S. NITTI, L'Italia ecc. cit., pag. 100. 98
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