Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

Argomenti mente - se del caso sopprimendone alcuni o creandone di nuovi - in vista dei nuovi co'lnpiti che dovranno essere loro attribuiti? Per rispondere a questa domanda, che in pratica rappresenta il noccio 1 lo del problema, è 11ecessario soffermare, sia pure brevemente, l'attenzio 1 ne su alcuni caratteri peculiari dei vari organismi e dei vari meccanismi la cui azione può influire sui processi destinati a portare all'unione eco1 no.mica e monetaria. Prima, però, e opportuno aprire una breve parentesi. Il coo,rdinamento, delle varie strutture pubbliche dei p1aesi della CEE può essere realizzato in due modi: o scegliendo determinati modelli organizzativi e standardizzando1i per i vari Stati, o curando l'armo,nizzazione dei procedimenti operativi dei meccanismi esistenti, in modo da collegare gli effetti di tali pro,cedi1nenti e renderli quindi concordanti e complementari. Entrambe le soluzioni presentano aspetti di estrema complessità. Tuttavia, ragionando realisticamente, si può dire che la prima ap,pare tro,ppo irta di difficoltà tecniche per poter essere segt1ita: le strutture pt1bbliche dei vari Stati si sono formate attraverso processi evolutivi mo,lto, differenti, ed il voler introdurre in esse delle trasformazioni radicali, co1 me quelle richieste d·alla standardizzazione dei loro meccanismi, significherebbe correre il rischio di provo 1care, con molta probabilità, delle pericolose crisi di rendimento, ·proprio in un periodo cruciale. Ed è evidente che questo rischio non può essere accettato. L'armonizzazio·ne dei procedimenti, invece, appare oggi co1me l'unica soluzione valida e realistica: metodi sjmili, infatti, possono essere seguiti anche da organizzazioni differenti. Naturalmente, a patto che esse operino con 01biettivi co·muni o concordanti, che si armonizzino le norme giuridiche che regolano le loro attività, che si stabilisca fra di esse un clima di fattiva collabo 1 razione, cl1e si attuino sufficienti e costanti scambi di informazioni e che si mettano in funzione adeguati collegamenti operativi. D'altronde, nel quadro di un processo graduale, questa impostazione può portare, col ten1po, ad adottare provvedime11ti 01 rganizzativi o rio,rganizzativi di piì1 arr1pia portata. Naturalmente, in questo quadTo, ,non può essere messa in discussione la necessità di costituire ido·nei orga11i sovranazionali di coordinamento : tali organi, anche se per ora su base essenzialmente tecnica, . appaio110 i11dispensabili. D'altronde, a1Jpare ancl1e indispensabile met4 Queste esigenze sono state chiaramente messe ·in luce nel « Rapporto Werner » così chiamato dal nome del Presidente del Comitato della CEE che lo ha elaborato _. documento che ha costituito Ja base dell'accordo di BruxeJles, nel quale si parla della necessità di istituire un « Sistema monetario della Banche centrali» ed un « Centro di decisione per la politica economica», sottoposto al controllo di « un Parlamento ». 75 Bibiiotecaginobianco

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