La casa in Campania (legge speciale); 12 miliardi per il superbacino· di carenaggio; 8 miliardi per il bradisismo di Pozzuo.li. L'inadempienza, i ritardi e il disinteresse tengo.no, bloccata una « ricchezza » che, come l1anno denunziato i sindacati ed alcune categorie professionali, potrebbe dare lavoro continuo a 15.000 lavoratori edili e colmare le paurose lacune d·ella città in fatto di attrezzature civili. Nell'elenco non sono compresi i trenta miliardi « congelati » per la cosiddetta « città nolana » che di questo passo sorgerà ben •do1 po l'Alfa Sud, vanifican,do, così, l'unico motivo che ne aveva giustificato il progetto. (Solta,nto da pochi giorni il Co,nsorzio, è stato perfezionato con l'adesione del Comune di Nola e non d·ovrebbero esserci altri ostacoli burocratici). Perché non si dà jnizio• ai progetti già definiti? Qui viene il bello,, saltano fuori conflitti di competenze e ra.ccapezzarsi è veramente problematico. Tentiamo, co·munque. 40 miliardi e mezzo sono bloccati in quanto in provincia ci sono ancora ottantatré Co1 muni che non dispongono dei necessari piani urbanistici. Soltanto cinque Comuni sono in regola: Napoli, Pozzuo,li, Boscoreale e Torre Annunziata; qui si potrebbe cominciare a lavorare, per un totale di circa settanta miliardi di opere, ma non si muo·ve foglia no,nostante le ripetute sollecitazioni e un « invito » al Prefetto ad intervenire in forza delle sue attribuzioni, contenuto in un manifesto dell'Ordine degli Architetti e di altre categorie di professio,nisti. Ai benefici diretti che l'avvio 1 di qu·este pratiche provocherebbe, si aggiungerebbero, quelli riflessi egualmente importanti, che riguard·ano i programmi di edilizia •privata strettamente collegati a quelli pubblici - è il caso1 della città no1 lana - e la rivitalizzazione ·dell'industria a monte e a va}le dell'edilizia che nella provincia s~olge un ruolo molto importante. Vediamo come si difende la GESCAL: è la grande imputata insieme ai Co:muni inadempienti. Il ·presidente dell'IACP, o•n. Ca-serta, che per conto della GESCAL gestisce circa 27.000 allo,ggi (sedicimila a Napoli e oltre diecimila in provincia) ha svolto, una relazione affr0Jntan1do, sia pure con vo1uto distacco critico, gli argo·menti più scot, tanti. Prima affermazione difensiva, peraltro sco,ntata: « c'è una ina-: dempienza dei Co,muni nella red·azio•ne dei piani di zona». E poi anco,ra: non c'è accoDdo neanche sul criterio di fondo da seguire: è meglio, costruire subito senza darsi soverchio 1 conto 1 dei problemi urbanistici per rispondere alla domanda sempre p·iù pressante di abitazioni per lavorato,ri, o, al contrario, è preferibile inserire i programmi GESCAL nel processo di riassetto •del territorio• tanto a scala provinciale quanto a scala regionale? Questa scelta fo1 ndamentale, ·ha detto• l'o;n. Caserta, 67 Bibiiotecaginobianco
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