Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

Carlo Franco norme sull'esproprio, la dinamica dell'interve11to pubblico nei pro·grammi per l'edilizia popolare. Il Consiglio dei Ministri si è posto volutamente una frontiera temporale: in tre anni, a partire da questo, verranno investiti 2500 miliardi che serviranno a costruire un milione e mezzo di vani, alla media, cioè, di mezzo milione l'anno. Perché tre anni? Perché questo è il termine massimo per la definizio,ne della riforma urbanistica. È un altro impegno formale, anzi il punto· di arrivo del discorso co,minciato oggi. Il « bene-casa » alla portata di tutti i lavoratori nel quadro di un ordinato e sano sviluppo del territorio. Le prime co,nseguenze positive del « pacchetto » governativo dovrebbero verificarsi nel breve volgere di pochi mesi, se alle parole seguiranno i fatti. I fondi in dotazio,ne alla GESCAL, infatti, saranno sbloccati e i cantieri potranno riaprire allontanando lo spettro della crisi che incombe su tutto il settore. Il diseg110 di legge si è preoccupato di sveltire l'iter burocratico liberando-lo dei passaggi inutili e degli altrettanto inutili condizio,namenti attuali. Si dovrebbe, così, arrivare ad una sensibile riduzione del tempo necessario alle costruzio 1 ni (attualmente è di 1310 giorni) e sarà possibile imprimere nuo,va energia al ritmo di lavoro, degli Istituti case popolari, che saranno po,sti in condizione di « spendere » almeno 170 miliardi l'anno. Una boccata di ossigeno, inso,mma, per assicurare l'autonomia necessaria alla ripresa di un settore che ora ~ quasi paralizzato,. La quota dell'intervento pubblico nell'edilizia è, infatti, precipitato al 6%; per riportarlo in quota deve salire almeno al 20-25%; e questo è l'obiettivo delle misure anticongiunturali. Il disegno di legge ha poi stabilito che le nuove residenze per i lavoratori dovranno prevedere una dotazione coimpleta di servizi sociali e di infrastrutture e che gli affitti dovranno, tenere conto delle co,ndizio1 ni economiche degli assegnatari degli alloggi. Il coordinamento del programma è affidato al Ministero dei Lavori Pubblici, che riceverà l'approvazio,ne del CIPE. Ma la grande no•vità, co·me ho detto prima, è la introduzione delle nuove norme in materia •di espro 1 prio. È il primo decisivo colpo alla speculazione fondiaria, un salto di qualità addirittura impensabile fino a qualche mese fa. Il progetto di riforma è stato preceduto da un lungo e tribolato periodo di discussioni e di polemiche e sulla definizione dell'esproprio c'è stata addirittura battaglia grossa. Come ai tempi del progetto Sullo che tentò di introdurre il criterio del « diritto 1 di superficie »: ricordate il putiferio? La rifo,rma è sempre caduta su questo ostacolo, sapientemente ed op1 portunamente manovrato. Ci hanno, pro,vato 64 Bibiiotecagin~bianco

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