Luciano T.as - Antonio Guariglia nella politica antisemita del Cremlino. Negli anni '60 ci fu una nuova ondata di arresti e di esecuzioni, questa volta legati a « crimini econo1 mici ». Ancora una volta i nomi degli imputati erano 1 quasi tutti ebraici. La guerra dei sei giorni ha poi fatto il resto. È difficile spiegare in termini rigorosamente logici l'antisemitismo ufficiale nell'Undone Sovietica. Probabilmente vi concorrono diversi motivi, qualcuno razion,ale e qualouno irrazio,nale. La base irrazionale è formata da un antico sentimento po,polare ,di ostilità nei confronti degli ebrei, in parte ereditato dall'insegnamento cattolico (il deicidio) ed in parte dovuto a ragioni storiche. Gli eb·rei infatti esercitarono a lungo quell'usura proibita ai cattolici e che costituiva, al contrario 1 , una delle pochissime attività can,sentite o imposte agli eb1 rei. Questi inoltre furon,o per 11n lungo periodo gli esattori dei p,rincipi. Tutto ciò non poteva che ,daire frutti di un certo tipo, anche per coloro che un giorno sarebbero divenuti i detento-ri del po,tere. Su un tale terreno fertile l'anti·semitismo di Stato ,diventa facile strumento. Lo fu sotto gli zar, Io fu con Stalin, lo è ancora oggi co·n Breznev e Kossighin. Esso costituisce ancora un comodo mezzo per distrarre le masse dai loro veri problemi. Al tempo della s11a ascesa Stali,n si servì dell'antisemitismo per smorzare l'eco ,dei grandi processi. Inoltre, per stabili 1 re la supremazia russa sulle altre nazionalità sovietiche l'azione tesa a distruggere l'autonomia culturale di un popolo - nella fatti 1specie quello ebraico - serve da severo esempio e da deterrente. L'inquietud1ne in1tellettuale ebraica rappresenta poi un pericolo p,er qualsiasi •dittatura: il senso bibli 1 co della giustizia è u,n altro elemento idi ,disturbo. Se il problema ebraico nell'URSS sembra avviarsi verso una fase acuta, ciò non costituisce soltanto un p,erièolo potenziàlmente più grave per gli ebrei sovietici, ma è fonte di turbamento per le stesse autorità del paese. È difficile pen·sare che i leaders dell'URSS possano essere chiamati ad una resa generale dei conti con tutte le p·opo,Jazioni dell'Unione Sovietica che in varia misura hanno sofferto 01 soffrono il peso di una dittatura. È possibile tuttavia che i detentori del potere siano costretti un giorno ad una operazione di verifica e di co·nfronto t_ra gli ideali rivoluzionari e la prassi troppo spesso prevaricatrice. Potrebbe essere un momento chiarificatore molto importante e positivo non solo per l'URSS, ma per tutta l'umanità. Se si giungerà a questo, gli ebrei avranno rap,presentato un utile elemento catalizzatore, anche se, ancora una volta, a loro spese. LUCIANO TAS I ''cafoni,, dell' Europa L'attuazio 1 ne dell'ordinamento regio·nale nel no,stro paese p:one in termini semp 1 re più perento 1 ri il p,roblema •dell'armonizzazione dei tre livelli decisionali di po1Iiti,ca agrari,a: oomunitario, nazionale e regio1nale. 56 Bibriotecaginobianco
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