LE IDEE DEL TEMPO La cultura e la guerriglia Quello della dequalificazione culturale - se è vero cfze lo svilitppo civile e sociale di un popolo dipende anche e soprattittto dalla diffusione e dal livello degli studi - è forse ilno dei più p·esanti fra i 1nolti problemi che pure affliggono il nostro paese: rié si può dire che, tranne le solite voci che gridano nel deserto, questo fenomeno sia veramente giunto a livello di coscienza, né che sia valutato in tutte le sue possibili consegiLenze (visto che inoltre si propongono spesso rimedi peggiori del male). Eppure nessuno di quanti, a qualu11que livello, abbiano responsabilità « politiche » può essere così ingenuo da credere cl1e si possa trattare di itn momento particolare, di un malessere passeggero, destinato prima o poi a dissolversi senza lasciare tracce; e anche se si tratta di uno di quei fenomeni che si manifestano attraverso i « tempi lunghi», non è detto che per questo i suoi sbocchi debbano essere meno drammatici: per cui rifiettere su di esso e valutarne la portata e le possibili conseguenze è tutt'altro che super-fluo o prematuro. La prima domanda che sorge spontanea a chi abbia veramente consapevolezza di questo problema è, di là di qualunque indagine sulle cause che lo hanno provocato, il classico qui prodest?; perché è chiaro che la miopia politica di cui soffre il nostro paese non può essere certo arrivata sino al punto di non comprendere il prezzo che tutti potrem1110 essere chiamati a pagare qualora questa crisi dovesse arrivare oltre il livello di guardia. Per cui è facile inferi re che essa sia ali1nentata o quanto meno deliberatamente to?lerata da chi, in ultin1a analisi, p·ensa di poterla utilizzare, a fini ovviamente di potere. Di solito interessati al regresso culturale sono le forze e gli ambienti di destra: un certo clericalismo retrivo, il fascismo in tutte le sue forme e figure. Fino a oggi le forze di sinistra hanno invece puntato sullo sviluppo culturale come condizione essenziale per una presa di coscienza che avrebbe potuto consentire un maggiore impegno nella vita politica del paese e quindi favori re la n·ascita di condizioni più avanzate di democrazia. Ma la confusione che oggi avanza sempre più in Italia ha fatto cadere anche questa linea di demarcazione - sinora nettissima - che distingueva gli schieramenti classici ai quali eravamo abituati con la co1np·arsa sulla 39 Bibiiotecaginobianco
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