Programmare significa scegliere ma il saggio previsto - il 5 % - era certamente inferiore al ritmo che aveva caratterizzato in precedenza il nostro sistema, e poteva essere considerato come un tasso di crescita che l'economia italiana era in grado di raggiungere malgrado un certo temporaneo rallentamento congiunturale. Le risorse co1nplessive disponibili durante il quinquennio dovevano essere destinate, secondo il Piano, per il 76,8% ai consumi e per il 23,2% al risparmio. Per quanto riguarda i consumi, la quota maggio.re era ovviamente costituita da quelli privati (pari al 60,1 % delle risorse complessive), il resto dai consumi pubblici, e quindi da impieghi sociali. Il rispar1nio doveva essere assicurato, a sua volta, oltre che dal settore privato (20,5 % delle risorse) anche da quello pubblico (2,7% ): 5.130 miliardi diretti a finanziare insieme con l'approv,rigiona1nento effettuato dalla Pubblica Amministrazione sul mercato, gli investi1nenti sociali; in pratica, a realizzare le finalità generali del Piano mediante intervento a sostegno dei settori e dei territori « deboli ». Un bilancio preciso di come le risorse siano state ripartite tra le varie possibili destinazioni dura11te il q_uinquennio che si è concluso potrà essere fatto solo dopo la pubblicazione della prossima « Relazione sulla situazione del Paese », con i dati relativi al 1970. I risultati ottenuti tra il 1966 e il 1969 sono peraltro già di per sé significati,,i: grazie ad un tasso di sviluppo SUJJeriore al previsto, le risorse disponibili sono a11date al di là del volume i11dicato dal Piano; in cambio, la loro ripartizione tra consumi e risparmio da una parte, settore privato e settore pubblico dall'altro, si è largamente discostata dalle tendenze che erano state delineate nel Programma e che costituivano la necessaria premessa per raggiungerne gli obiettivi. I consumi privati ha11no fatto la parte del leone: il 69,2% delle risorse disponibili. Tutte le altre componenti sono state sacrificate; al di sotto del previsto si sono mantenuti i consumi pubblici (14,6?/o), e soprattutto il risparmio (16,2%). Addirittura irrisorio, poi, il risparmio pubblico: appena 1'1,1 % delle risorse complessive 4. 4 La tabella che riportiamo indica la diversa distribuzione percentuale delle risorse secondo le previsioni del Piano e sulla base dei risultati ottenuti nel quadrienL. nio 1966-1969. Consumi privati Consumi pubblici Risparmio priv. Risparmio P.A. Tor ALE RISORSE Bibliotecaginobianco Previsioni 60,1 16,7 20,5 2,7 100,0 Consuntivo 69,2 14,6 15,1 1,1 100,0 33 •
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