Alfredo Testi gati solo nella misura in cui a r1uovi criteri di lo·calizzazio11e industriale si accompagni una correlata e tempestiva politica di attrezzatura del territorio. La linea di intervento per « direttrici » non dovrà tuttavia essere pretestuosamente messa in alternativa, così come risulta dal disegno di legge di rifinanziamento della Cassa, alla politica di concentrazione territoriale dei nuovi insediamenti i11dustriali. È infatti proprio l'individuazione delle « direttrici » che fornirà il criterio fondamentale per l'individuazione dei principali interve11ti infrastrutturali, dei principali « progetti sociali » (per usare la terminologia del Progetto 80), da realizzare all'interno delle aree urbane da promuovere o da pote11ziare, e quindi a11che delle zone di concentrazio11e industriale da attrezzare con caratteri di priorità. Emerge dunque da tutto ciò l'esigenza di vincolare la « Cassa » ad un impegno finalmente serio all'interno delle zone di concentrazione industriale previamente selezionate; impegno articolato fondamentalmente sia sulla realizzazione di complessi organici di attrezzature specifiche (condizione essenziale perché le imprese non abbiano difficoltà a localizzarvisi), sia sull'offerta massiccia e capillare d_i servizi specializzati di assistenza tecnica alle aziende insediate (condizione essenziale perché esse non incontrino prima o poi gravi difficoltà a sopravvivere e a prosperare). Un aspetto collaterale di questo intervento non potrà non consistere, da parte delle Regioni, i11 una drastica riforma istituzionale dei Consorzi di sviluppo industriale, dotandoli di snelle strutture decisionali e di elevate capacità tecnicr;.e, e magari, come pt1re è stato proposto, riplasmandoli su base regionale, in modo da potervi più organicamente far confluire taluni dei poteri e degli strumenti di indirizzo e di intervento degli organi regionali. In sintesi, diremo che si tratta di coinvolgere e vincolare sia la « Cassa » e gli organismi a questa collegati, sia l'impresa pubblica ed altri rilevanti centri di decisione, all'attuazione di un organico « pacchetto » di misure e di interventi, nessuno dei quali può ragionevolmente essere ritenuto decisivo, ma pure tutti ugualmente importanti e finora gravemente trascurati. Naturalmente tutto ciò richiede, tra l'altro, e con particolare riferimento al settore industriale, una chiara idea della struttura produttiva che si vuole creare, promuovere, sostenere; una adeguata conoscenza dei suoi problemi di impianto, di gestione e di mercato; 22 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==