Alfredo Testi per la difficoltà di penetrarne la formulazione alquanto oscura (la fretta, si sa, gioca dei brutti scherzi), come tacere il proprio stupore# su quanto contenuto nel comma successivo? A parte, infatti, la già rilevata n1ancanza di significato dell'espressione « massima qualificazione dello sviluppo economico e sociale », lascia francamen te stupiti la disinvoltura con cui, rovesciando radicalmente le posizioni ufficiali negli ultimi anni sostenute, non ultimo nello stesso « Progetto 80 », si è introdotto l' obietti,,o della « massima diffusione » dello sviluppo. Dovremmo dunque ritenere concluso il tentativo di realizzare quella politica di concentrazione industriale, che ha registrato l'adesione dei più seri tra i meridio11alisti e gli studiosi dei problemi dello sviluppo, ed aperta l1na fase destinata a segnare la vittoria definitiva dei teorici - più o meno dichiarati - della politica di « una cimi11iera per ogni campanile », o, come anche si dice in maniera più suggestiva, degli « itinerari di sviluppo »? Certo, non è da escludere che le parole « massima diffusione » siano per così dire scappate dalla penna degli estensori del disegno di legge, andando ben oltre quanto essi avevano intenzione di dire. Una sia pure tardiva chiarificazione ufficiale su questo punto sarà sempre ben accetta: e comunque un i10' più di riflessione avrebbe forse consentito di evitare quella che a noi appare quanto meno una vistosa gaffe. D'altra parte, passando ad lin altro aspetto generale delle m.odalità di intervento proposte dal disegno di legge, diremo che per quanto riguarda i criteri di selezione delle iniziative industriali non ci si può accontentare del passo: « l'ammissibilità alle agevolazioni ... è subordi11ata al preventivo accertamento della conformità dei singoli progetti ai criteri fissati dal CIPE ai sensi del precedente art. 7 ». La responsabilità del CIPE a questo riguardo è infatti solo apparente, poiché nel richiamato art. 7 non si parla di tali criteri. Non si dice che il CIPE stabilisce - assumendosene la piena responsabilità politica - i criteri della politica ind1.1striale da seguire nel Sud (criteri che semmai, allo stato delle cose, sarebbero fissati dal rrogramma economico nazionale). Il richiamo al CIPE rimane quindi una formula vuota che mira .a « derespo11sabilizzare » il Ministro per gli interventi straordinari, conservandogli tuttavia in pratica tutti i poteri. Per qua11to poi riguarda il « criterio fondamentale » dell'alta intensità di occupazione - che è l'unico indicato dalla legge -, diremo che esso può anche essere considerato, sia pure in via di 12 Bibi1otecaginobianco
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