Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

Una legge da rivedere dime11sio11e, del settore, della localizzazione delle iniziative), riferendole ora a tre fasce di iniziative, definite in termini di soli investimenti fissi: cosa che sembra in sé positiva, in quanto l'investimento fisso è con ogni probabilità l'elemento più rigorosame11te accertabile tra quelli che costituiscono i caratteri essenziali di u11'iniziativa i11dustriale. A) La prima fascia comprende le iniziative di piccole dimensioni 2 , cui possono essere concessi crediti agevolati e contributi in conto capitale nella misura massima, rispettivamente, del 50 per ce11to degli investime11ti globali (impianti fissi e scorte) e del 30 per cento dei soli investimenti fissi 3 • Rispetto cioè al regime attualn1ente 'Vige11te,il disegno di legge prevede una riduzione dell'aliquota del credito (dal 70 al 50 per cento) ed un aume11to dell'aliquota del contributo (dal 20 al 30 per cento). U11amodificazione in tal senso sarebbe se11z'altro rispondente alle esigenze delle iniziative di piccole dimensioni che - com'è ampiamente noto - incontrano difficoltà nell'accesso al credito di esercizio una volta che tutte le garanzie reali di cui l'imprenditore dispone siano state assorbite dall'operazione di finanziamento dell'investimento iniziale. È tuttavia fa misura della modificazione proposta che appare del tutto insufficiente rispetto ai reali termini del problema. Sarebbe infatti probabilmente necessario, e forse anche (considerati i costi delle operazioni di credito) conveniente, finanziare tali iniziative più con il contributo che con il credito agevolato. Tra l'altro, occorre ricordare, queste iniziative possono comunque avvalersi della speciale legislazione a favore delle piccole industrie. Il disegno di legge prevede inoltre che credito e contributo vengano erogati nella misura massima prevista se tali iniziative si ìocalizzano in « zone di particolare depressione » 4 la cui precisa indicazione verrà operata (non si dice da chi: il Ministro per il 2 Quelle iniziative cioè che comportano investimenti fissi fino a 400 milioni di lire. 3 Quest'ultima percentuale - analogamente a quanto avviene attualmente -. è elevabile fino al 40 per cento per la parte di spesa relativa ai macchinari e a1le attrezzature costruite da industrie ubicate nel l\Aezzogiorno. Maggiorazioni della stessa rilevanza percentuale sono previste dal disegno di legge anche per le fasce delle iniziative medie e di grandi dimensioni. 4 In caso contrario il contributo verrebbe fissato nella misura del 20%: ma la legge non· dice cosa accadrebbe dell'aliquota di finanziamento, che presumibilmente rimarrebbe fissa al 50 per cento. In pratica dunque il disegno di legge, pur senza dirlo in maniera chiara, prevederebbe finanzia1nenti delle iniziative di piccole dimensioni in misura fissa per il credito (50 per cento), con aliquote del 20 o del 30 per cento per quanto riguarda i contributL I, \A,t. tA~ Jv~ l) " H'- Bibliotecaginobianco ~ 9 \}

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==