Editoriale gliono far valere un'alternativa di schieramento, i cosiddetti « equilibri più avanzati ». È significativo, per esempio, che nelle discussioni sulla politica estera e sull'ordine pubblico che hanno avuto liLogo rispettivan1ente alla Camera ed al Senato nei giorni immediatamente precedenti alla loro uscita dal Governo, i repubblicani abbiano sosteniLto il Governo assai più convincentemente di quanto non lo abbiano sostenuto partiti che sono rin1asti al Governo. E non meno significativa è la co7?-statazione che 11el dibattito alla Camera prima del ri1npasto, a lanciare frecce avvelenate contro Colombo non sia stato La Malfa, ma Andreotti: dopo che Bertoldi aveva detto che i socialisti votavano per la fiducia a Colo1nbo perché « ancora » non sono pienan1ente maturate le soluzioni « più avanzate » che il PSI auspica e promiLove. È significativo, infine, che i repubblicani non abbiano presentato en1endamenti alla riforma tributaria e abbiano votato contro tutti gli emendamenti che tendevano a creare difficoltà per il Governo, insidia11do la coesione della maggioranza. Ma è d'altra parte proprio la riforma tribzttaria che è diventata campo di esercitazioni per spregiudicate ma11ovre di scJ1ieramento: tanto spregiudicate da con1promettere la possibilità stessa di una politica di sviluppo programn1ato. È in questo rischio, appunto, cl1e si n1a11ifesta tutta l'incoerenza e la carica disgregatrice del disegno persegitito da talitni ambienti socialisti e della sinistra de1nocristiana; così come è nella valitt azione di qitesto risch,io che dev'essere riconosciuta l'origine della decisione repubblicana per il « disimpegno ». C'è, infatti, una interpretazione del disimpegno repubblicano che e strettamente collegabile all'impegno repilbblicano sui proble111i di rnetodo e di contenitto della politica di sviluppo progra1nmato ed equilibrato. È la giitsta interpretazione, ancJ1e se finora non le è stato riconosciuto il giusto rilievo. Ma, con la imminente discusisone sul « libro bianco », è presumibile che proprio questa interpretazione risulterà assai più fondata di quelle che si sono volute accreditare in questi giorni e che si sono volute ricavare da considerazioni di schieramento più che da considerazioni sui contenuti. Irz che senso qitesta interpretazione è collegabile al discorso repubblicano sulla programnzazione? Con l'intervento di La Malfa che ha aperto il dibattito alla Camera dei Deputati, i repubblicani hanno riproposto il problema che condiziona la • possibilità stessa di « riabilitare» - come tlsa dire l'on. Giolitti - quella programmazione dello sviluppo econo1nico che ha costituito a suo tempo, e dovrebbe costituire ancora, l'impegno principale della politica di centro-sinistra. Si tratta delle cosiddette « variabili indipendenti »: se infatti si vo5 Bibiiotecaginobianco ..
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==