Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

I La disincentivazione - che mi affretto a cogliere - di precisare il mio punto di vista e le mie preoccupazioni. Ma vorrei anche ricordare che la mia replica di Torre Annunziata alle p·rime dichiarazioni dell'ing. Luraghi no,n aveva, r1on voleva avere, la perentorietà e, direi, la secchezza di quella che il giorno precedente era venuta dal Ministero per glj interventi straordinari nel Mezzogio 1 rno. E questo non solo per un doveroso riguardo all'ing. Luraghi da parte di chi, come me, ha ,avuto occasione in tempi recenti. di consentire con ,le sue i,niziative e di rendersi conto delle sue difficoltà per quanto riguarda e l'Alfa Sud e l'Alfa Nord; ma anche e soprattutto perché mi sembrava di dover concludere con il riconoscimento che, fra i motivi di preoccupazione fatti valere dall'ing. Luraghi, ci sono taluni spunti -per una più approfondita riflessione sul mo,do migliore di predisporre i disincentivi e di risolvere anche i pro,blemi connessi con l'esigenza di nuove assunzioni da parte di fabbriche che so.no ubicate nelle aree congestionate e che, in conseguenza della riduzio·ne degli orari di lavoro per i nuovi contratti, devo1 no ap,punto rico•rrere a reclutamenti di immigrati meridionali. È proprio questa esigenza che, d'altra parte, concorre a dimostrare come la congestio11e di certe aree metropolitane del Nord ponga problemi che non possono essere elusi se si vuole evitare che essa dia luogo ad effetti cumulativi semp,re più gravi. Certo, l'ing. Luraghi l1a ragione quando parla di penalizzazione: gli incentivi sono premi, i disincentivi sono pene. Ma non si tratta di penalizzare « un possibile sviluppo »; si tratta di rendere tangibilmente o,nerosa per le imprese la loro ostinazione a ripetere le tradizionali localizzazioni industriali ed· a creare nuovi posti di lavoro in zone di co1 nsolidata, piena occupazione, incuranti dei costi sociali di insediamento degli immigrati che gravano sugli enti locali e che, nella impossibilità per questi ultimi di farvi fronte, si vogliono poi addossare in un modo o nell'altro allo Stato. E quanto ai « possibili sviluppi », si tratta proprio di evitare che siano tali da incentivare le immigrazioni e quindi da aggravare la congestione. Per quanto riguarda le nuove iniziative, può accadere che la disin ... centivazio,ne delle aree congestionate favorisca, più che le aree industrializzabili del Mezzogiorno, le aree non congestionate dello stesso Nord: se si vuole che ne risulti anche una indiretta spinta all'industrializzazione del Mezzogiorno, è necessario che, ai disincentivi per le aree congestionate del Nord, corrispondano gli incentivi per le aree industrializzabili del Sud, e « per queste soltanto ». Ritengo, perciò che _debba comunque essere eliminato il sistema di incentivazioni a suo tempo predis,posto per le cosiddette aree depresse del Centro-nord, onde effettivamente le nuove iniziative, fra aree disin125 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==