Recensioni passa ad esa1ninare quello delle armi convenzionali. Da questo esame emerge chiaramente l'importanza delle forze convenzionali, che hanno attualmente un ruolo non inferiore a quello detenuto in passato. Infatti, l'equilib,rio nucleare stabilitosi tra le due « superpotenze» rappresenta una forte remora all'impiego di armi atomiche per le conseguenze disastrose che ciò avrebbe per entrambe le parti. Oggi se1nbrano, ql1indi, possibili solo guerre di tipo classico, geograficamente delimitate; ed il conflitto in corso nel Medio Oriente e nel Sud-est asiatico indica appunto la volontà degli USA e dell'URSS di evitare lo scontro diretto. Nell'esaminare la situazione delle forze convenzionali, gli autori del rapporto passano in rassegna le zone strategicamente più importanti e gli attuali teatri di guerra. Era naturale che l'attenzione si appuntasse, innan .. zitutto, sull'Europa, che resta un po' la « marca di frontiera » tra i due bìocchi. Dal confronto fra il potenziale bellico della NATO e qL1ello del Patto di Varsavia, si rileva la superiorità di quest'ultimo sia p0r il nLrmero degli effettivi (1,30 milioni di uomini contro 1,12), sia per quello dei mezzi bldndati (17 mila carri contro 7 mila) e degli aerei (4970 contro 3025). Tuttavia, per non avere un quadro distorto della realtà, occorre considerare che la NATO dispone generalmente di mezzi più moderni ed efficienti, ragion per cui il divario è minore di quanto appaia a prima vista. Sul mare, inoltre, la superiorità della NATO è netta, sia per il numero degli effettivi (v'è un rapporto di 2 a 1) che per la quantità e varietà del naviglio. Tuttavia, la marina sovietica, che da sola occupa il secondo posto nella graduatoria mondiale, in quanto a tonnellaggio, è in continua espansione ed attualn1ente conta 320 sommergibili Diesel e 60 a p,ropulsione atomica. Sul con.fine ci110-sovietico, uno dei ptmti di possibile tensione, la situazione militare è favorevole all'URSS. Infatti, se è vero cl1e la Cina, in caso di guerra, potrebbe mobilitare 150 milioni di uomini contro i 40 dell'Unione Sovietica, è anche vero che difficilmente l'industria bellica cinese potrebbe fornire le armi per una tale n1assa di combattenti. Per quanto co11cer11e infine i due principali teatri di guerra, il rapporto indica, relativainente al Ivledio Oriente, la superiorità in uomini, armi e mezzi blindati degli Stati arabi rispetto ad Israele, senza considerare le forze dei guerriglieri palestinesi; e relativamente al Vietnam confer1na l'indiscussa superiorità degli USA e dei loro alleati di Saigon. Comunque, i dati risalgono, come si è detto al 1969. Il quadro della situazione militare nel mondo è completato, infine, dall'esame delle spese effettuate nei vari paesi sia in rapporto al Prodotto Nazio-. nale Lordo che in rapporto al numero degli abitanti. Come osservazione generale si può dire che tali spese tendono ad aumentare sia in valore assoluto che in quello pro-capite, mentre il valore percentuale rispetto al P.N.L. tende ad una leggera diminuzione. Il budget della difesa nel '69 è aumentato rispetto al '68 ·sia nei paesi del Patto di Varsavia, sia in alcuni paesi aderenti alla NATO. Nel Medio Oriente si registra ovviamente un aumento, che è del 25% in Israele e del 15% in Egitto. Nella graduatoria delle spese pro-capite abbiamo al prirno po1 sto gli USA 113 Bibiiotecaginobianco
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