Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

RECENSIONI La giungla felpata Il panorama presentato da Orsini nei racconti de Le anestesie (Bietti, 1970) è quello dell'od-jerna società letteraria, colta nei segni della crisi che la travaglia in questo tempo di rapide 1nutazioni, e che riflette la crisi più vasta aperta nella coscienza dell'uomo moderno dall'avanzante progresso tecnologico. OL1esto stato di disagio è ìndicato da Orsini nei st1oi molteplici livelli, ora co1ne conta1ninazione subita dallo scrittore per effetto della civiltà industriale, che tende a strumentalizzare il prodotto culturale, eguagliandolo agli altri generi di consumo, ora come intrusione nel campo dell'arte del progresso tecnico che affida alla n1acchina e a.gli altri ritrovati meccanici la classificazione dei testi e dei linguaggi, ora infine nell'aspetto più drammatico di malattia dello spirito, che corrode ogni fede superstite nei valori della cultura e inaridisce le fonti dell'attività creativa. Di fronte ad un quadro tanto desolante viene da chiedersi se il letterato, venuto meno al compito tradizionalmente affidatogli, di coscienza della società nel senso un1ano della parola, non finisca col rappresentare la sua « oattiva coscienza» e i1 nsieme lo specchio della sua disumanante alienazione. È appunto questa amara consapevolezza a sollecitare la protesta di Ors1int che, mosso dall'esigenza di colpire e quasi di esorcizzare i mostri che insidiano il languente mondo della cultura, impugna per la p-rima volta nella sua carriera letteraria l'arn1a pungente delJa satira. E oi se1nbra significativo che uno seri ttore ·finora noto per la sua vena li1ica ( si ricordino le due belle raccolte di versi Elegia sul 1nonte Faito e Il silenzio e la voce, e ancora i racconti di Confessione agli specchi e iJ romanzo L'eclisse, che hanno confermato di Orsini una vocazione prevalentemente elegiaca ed intimistica) abbia abbandonato il p-rimitivo campo d'ispirazione p,er volgersi ad una letteratura di denuncia; posizio,ne che assume in lui, non sospetto di essere compromesso con il sistema irr1perante, la carica di sdegno derivante da un'o~- fesa e insieme il valore di un impegno morale. È da aggiungere che in questa nuova dimensione narrativa Orsini non solo ha convalidato le qualità di fine stilista che da tempo gli conoscevamo, ma ha dato prova di una verve e di un umore ironico tutt'altro che frequenti nella produzione contemporanea, dove il moralismo, quando è presente, è incline ad assumere un tono severo· ed aggrondato, più che im1 p,rontarsi ad un estro comico o grottesco. I racconti de Le anestesie, pur dedicati ad argomenti di varia ispirazione, 109 Bibiiotecaginobianco •

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