Argon1enti conosce altri, più o meno complessi (dalla comproprietà parziale maggioritaria a quella minoritaria, alla filiale o stabili1nento distaccato) e resi ancor più numerosi dai diversi rapporti che possono intercorrere fra diverse funzioni aziendali. Su tali modelli non è questa la sede per soffermarci. Sta di fatto che il progresso economico generale e lo stesso progresso di una singola azienda favoriscono un certo grado di mi11ore integrazione verticale al livello aziendale e in qualche caso rendo110 o·pportuna la cosiddetta « diversificazione tecnologica », con il co11seguente moltiplicarsi dell'azienda in più attivita, uJ1ite solo da vincoli finanziari al massimo livello. ~ La discesa nel Sud di un certo nun1ero di « divisioni industriali » legate alla casa madre lontana da vincoli di tipo diverso, è l'eleme11to più positivo degli anni '60. In una recente inchiesta promossa dall'Istituto di Studi sulle Relazioni Industriali e di lavoro, Nicola Cacace 5, dopo avere definito « settore tecnologicamente ava11zato » qL1ello caratterizzato da: - una elevata spesa unitaria per ricerca scientific e tec11ologica; - notevoli tassi di innovazione dei prodotti; - difficoltà organizzative tipiche dei s ttori ad le ata varieta e variabilità dei prodotti; l1a constatato u11a scarsa presenza i11 Italia di tal settore ( 14,1 % in Italia contro 27,4% in U.S.A. rispetto al fatturato lordo industriale). Per meglio precisare una definizione calzante, ma eh purtt1ttavia ~i presta per forza di cose ad una 11ote ole latitudine di interpretazioni, nel « settore tec11ologicamente avanzato » sono stati inclusi: elettronica, elettromeccanica ( ?), mezzi di tra porto ( ?), aeronautica, strume11tazione, ecc. La precedente percentuale citata p r l'Italia è principalmente dovuta a elettromeccanica ed elettronica, pari al 3,2%, 1nezzi di trasporto (inclusi gli aerei), pari all'8,59;o e petrolchimica, pari al 2,4%. Ma non sono sicuramente i -dati sopra citati e desunti dalla Tabella che qui riportiamo a costituire motivo di sorpresa o di particolare meditazione; 10· è piuttosto l'affermazione che gli Stati U11iti d'America, mentre vanno sempré pit1 rafforzando la loro competitività nei prodotti dei « settori tecnologicamente avanzati » ( cl1e fra l'altro richiedono un mercato vasto ed esigente quale si può sperare di raggiungere solo·· incorporando all'intero mercato ir1terno americano altri n1ercati secondari), perdono invece terreno nelle altre due classi di prodotti (11ei settori a tecnologia tradizionale e nei settori a tecnologia intermedia). Un fenomeno simile può avvenire,_ ed in effetti avviene, a svantaggio dei s Innovazione clei prodotti nell'industria italialla. Franco Angeli ed., Milano, 1970. 99 Bibiiotecaginobianco
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