Nord e Sud - anno XVIII - n. 135 - marzo 1971

Ferruccio Grandi il grande aumento dell'interscambio fra Inghilterra e Germania negli anni in cui quest'ultima colmava il distacco industriale cl1e inizialmente la separava dalla sua più matura antagonista. Lo svilup•po di un paese nuovo (o regione nuova) che si inserisce nel club delle aree già industrializzate porta dunque, nel tempo lungo, ad un sviluppo· globale, di cui beneficia110 anche le aree già sviluppate 3 • Forse proprio qL1iva individuata una delle difficoltà del decollo industriale del Mezzogiorno, che è situato al centro di un Mediterraneo recentemente ritornato a condizioni « preLesseps » e· depresso politicamente ed economicamente. Per il momento un più stretto intersecarsi dei rapporti tra Nord e Su,d può attenuare questo aspetto negativo della situazione; aspetto che potrà essere annullato solo quando il Sud sarà integrato nella realtà economica nazionale ed europea così come la California di questo dopoguerra lo è 11ella economia americana, pur essendo la California una pro1 paggine geograficamente lontana ed economicamente abbastanza differenziata. Queste considerazioni inducono comunque a pensare che - a parte le obbiettive difficoltà connesse con la sua posizione geografica e le condizioni storiche di partenza - il processo di integrazione d·el Mezzogiorno, come della penisola intera, in una più 1noderna ed avanzata economia, una volta innescato, sia di natura tale da potersi esaltare in modo sostanzialmente autonomo. Al livello dell'econo 1 mia della singola azienda, è segno di maturità industriale la suddivisione del lavoro fra aziende diverse (una delle quali, acquistando parti o, materie semilavorate, mettendo insieme queste o rifinendo quelle e infine rivendendo il tutto, generalmente assume il ruolo di azienda-guida) o fra settori (spesso, dal punto di vista dei bilanci, indipendenti) 4 di una stessa grande società. Oltre a questi modelli di strutturazione aziendale, la società capitalistica moderna ne 3 Recenten1ente la stampa pubblicava una dichiarazione in questo stesso senso di Otto Wolf von Amerongen, Presidente della Can1era Federale Tedesca di Industria e Con1mercio, segno della validità del modello apche nelle particolari condizioni dell'economia moderna. 4 Questa strutturazione a divisions - così diffusa in America - non dovrebbe procedere solo da fenomeni - più o meno fisiologici - di accentramento finanziario, ma dalla esigenza n1olto opportuna di meglio evidenziare il contributo dei singoli settori all'equilibrio aziendale. Infatti è stato osservato (fra l'altro si veda BRESCIANI-TURRONI, op. cit.) che una grande azienda ha difficoltà molto obbiettive di riconoscere il grado di efficienza e di contributo econo1nico di un singolo reparto, assai simili a quelle di una società socialista che elimina mercato, concorrenza e profitto. La struttura « divisionale » permette talvolta di far competere con il mercato esterno una divisione nelle forniture ad un altra divisione, permette la specializzazione - talora opportuna - della organizzazione commerciale e favorisce un più facile scorporo o una più facile riorganizzazione di settori eventualmente in cr1s1. 98 Bibliotecaginobianco

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