Argomenti non abbiano ancora avuto il tempo di contribuire efficacemente ad una maggiore omogeneizzazione delle attività industriali nelle rispettive zone, tuttora fortemente legate all'agricoltura. Nel Nord d'Italia abbiamo dunque: un arco pre-alpino di vecchia, e meno vecchia, industrializzazione; il triangolo urbano Torino-Milano-Genova; e le province addensate lungo il corso del Po, ancora eminentemente e prevalentemente agricole. Tutto ciò ci porta a concludere che le zone di vecchia industrializzazione, sia quelle del triangolo industriale, sia quelle delle province prealpine, hanno avuto in passato la possibilità di mettere in moto un meccanismo di sviluppo che potrà essere frenato soltanto da una serie di disincentivi a livello aziendale (ad esempio, ed in primo luogo, la difficoltà di reperimento di manodopera, o il costo dei terreni) e a livello pubblico (ad esempio incentivazioni in altre località, tasse locali più elevate ecc.). Nel mondo moderno, non tutte le attività industriali sono ugualmente in grado di dar luogo ad attività secondarie o collaterali. Da questo punto di vista l'industria automobilistica - come del resto è ben noto - presenta un fattore moltiplicativo assai più i·mportante di quello che, almeno finora, si è constatato per la siderurgia. A questo proposito va richiamata ancora la considerazione già accennata di Sylos-Labini, nel senso che l'alto grado di integrazione e di specializzazione, e talora il mercato quasi mondiale delle produzioni accessorie o satelliti della siderurgia, escludono un facile e vittorioso inserimento di outsiders. Molto può fare, comunque, la politica gestionale di un grande complesso siderurgico nel distaccare o promuovere attività satelliti a monte o a val.Ie del suo nucleo principale di attività. Ad esempio, in Austria una grande industria di acciai speciali a livello europeo, la Gebrlider Bohler, ha portato ,molto avanti un tipo di organizzazione aziendale basata sulla trasformazione in casa dei semilavorati o dei greggi siderurgici in prodotti finiti o semifiniti. Questa azienda, inserendo nella sua attività lavorazioni accessorie di tipo metalmeccanico (trafilatura, officine di stampaggio e meccaniche) ha moltiplicato il valore aggiunto di molte produzioni per un assai elevato coefficiente. In Italia possiamo citare un altro esempio dell'importanza delle politiche gestionali. La Naz. Cogne di Aosta, stabilita nella Valle d'Aosta fin dai tempi della prima guerra mondiale, ha dato luogo in epoche diverse a fenomeni autonomi di proliferazione di attività industriali (gli americani chiamano spin-off questo fenomeno) distaccando reparti o creando nuove attività. Sul « Mondo» dell'll ottobre 1970 Augusto Graziani, in un articolo 95 BibliotecaGino Bianco
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