Argon1enti di vita per due cause così importa11ti, deve far ritenere che in tali regioni sussista un qualche fatto 1 re specifico. Ciò vale soprattutto per la Campania, regione nella quale la mortalità per malattie dell'apparato respiratorio e dell'apparato 1 digerente raggi11nge percentuali (rispettivamente il 28,8 ed il 26,9 nel 1967; il 27,4 ed il 26,4 nel 1966) più che doppie di quelle di natalità (12,4 nel 1967). L'ipotesi cli1natica no,n regge. È noto infatti co1 me la morbilità e quindi la. mortalità respiratoria vengono facilitate dal clima invernale più rigido, mentre la morbilità e la mortalità per malattie dell'ap·parato digerente so,no agevolate dal clima estivo più caldo. Ora, la Campania è una regione fra le meno fredde d''invemo e non è certo· fra le più calde d'estate. E va rico1 rdato che le regioni a clima più rigido, quelle dell'arco alpino, presentano una mortalità respiratoria bassissi1na, e com,unque sempre inferiore ai livelli di partecipazione aLla natalità; così come nelle regioni a clima estivo, piì.1 caldo, la Sicilia e la Sardegna, gli indici di mo1 rtalità per malattie dell'apparato digerente sono, decisamente inferio 1 ri a quelli che le stesse regioni, a clima invema,le certamente fra i p,iù miti, registrano nel capitolo per malattie respiratorie. È quindi il caso di considerare altre ipotesi. Come si è detto, la Cam·pania presenta i suoi livelli ·più elevati di partecipazione alla mortalità nazionale - per quanto, riguarda le cause di morte - nell'ambito delle malattie ·dell'ap·parato respiratorio e, subito dopo, in quello delle malattie dell'apparato digerente. Come si è anche detto., la stessa regione registra la punta più alta •di mortalità nel primo anno· •di vita nel perio,do co,mpreso fra il quarto ed il sesto mese. Se si stabilisce una correlazione tra i due fenomeni, sorge subito il sospetto che vi sia, per entrambi, una causa di ordine alimentare. È evidente che w1a alimentazione irrazio 1 nale predispone ad una patologia dell'apparato digerente. Meno immediatamente comprensibile è il rap·porto· fra una alimentazione irrazionale ed una sofferenza dell'ap•parato respiratorio. Ma occorre ricordare che lo sviluppo di tutto l'organismo, e particolarmente lo, ·sviluppo dello sch1 eletro, è legato ad una corretta alimentazione. Se questa ha una composizione inadeguata per la formazione dello scheletro, ne risulterà impedito un soddisfa-. cente sviluppo della cassa toracica, il che non ,potrà non ripercuotersi negativame11te sul funzionamento dell'apparato respirato,rio. Una condotta nutritiva errata nei •primi mesi di vita .- in p1 articolare quella che sostituisce al latte materno, un· alimento inadatto - finisce per esercitare l'azione più dannosa proprio a livello dello scheletro toracico; questo è infatti formato, da èostole so1 ttili ed allungate, che hanno maggiormente bisogno di u11 razio·nale apporto nutritivo, per svilupparsi corret91 Bibliotecaginobianco
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