r - I trasporti nelle Regioni zioni di ordine tecnico e genericamente amministrativo, anche sulle tariffe e sulle ren1unerazioni del personale; in altre parole, poiché ad esso deve essere devoluta una politica dei trasporti in senso lato, ad evitare che si possano adottare politiche diverse che possano negativamente influenzare anche lo sviluppo economico della Regione, l'intera questione finanziaria va devoluta all'Ente Regione. Nasce così la prima questione riguardante la commistione fra finanza _locale e finanza regionale e nasce la necessità di armonizzare attraverso leggi i contributi che i Comuni delle aree urbanizzate dovranno versare agli Enti di secondo grado per la gestione dei servizi di trasporto ed i contributi, oggi versati dallo Stato attraverso la via indiretta del ripiano del bilancio comunale, che la Regione dovrà versare a questi Enti di secondo grado; mentre spetterà direttamente ad essa il ripiano dei bilanci degli Enti di interesse regionale. Con ciò non si vuol dire che lo Stato non possa provvedere con pro,prie quote al ripiano di questo disavanzo, ma è questo un problema di finanza regionale che dovrà esaminarsi direttamente nei rapporti fra Regione e Stato, essendo invece per le aree urbanizzate e per i Comuni, loro naturale interlocutore la sola Regione. Viene così alla luce un'ulteriore funzione legislativa nel campo dei trasporti ed è quella che riguarda proprio il finanziamento degli Enti di trasporto, naturalmente anche per la parte interessante il patrimonio. Ne deriva un'ulteriore giustificazione del perché la potestà di intervento della Regione non debba sussistere soltanto nei trasporti pubblici a livello regionale, ma debba investire ancl1e quelli comunali o metropolitani. Naturalmente la questione finanziaria non può esaurirsi soltanto nell'articolazione dei ripiani di disavanzi, ma deve tener presenti i vantaggi offerti alla comunità con la riduzione della congestione, dei tempi di spostamento per i lavoratori nell'area considerata, con una politica programmata dell'uso del suolo urbano: in altre parole occorrerà il riferimento a conti del tipo beneficio-costi e non a quelli puramente contabili. 4. In conclusione l'organizzazione dei trasporti nella Regjone dovrebbe prevedere: a) un governo regionale che : - attraverso la programmazione del territorio pianifichi o programmi i trasporti necessari ed -identifichi gli ordini di priorita delle nuove costruzioni in rèlazione agli obiettivi che esso si propone di realizzare per lo sviluppo della Regione; 95 :· Bibliotecaginobianco
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