I trasporti 11elle Regioni Tuttavia la definizione data dallo Statuto siciliano sembrerebbe implicare anche i trasporti di merci, cl1e possono essere pubblici, e che invece l'art. 117 della Costituzione tassativamente esclude dalla potestà regio,nale; per cui forse si potrebbero meglio definire come di interesse regionale i servizi di trasporto collettivo di persone che si svolgono esclusivamente nell'ambito della Regione. Per quel che riguarda la delimitazione della materia, si noterà che l'art. 117 parla solo di tranvie e linee automo,bilistiche di interesse regionale, dizione che conforta l'interpretazione che la co,mpetenza della Regione si limita ai soli trasporti passeggeri collettivi; anche se all'art. 118 si parla di viabilità, essa viene collegata agli acquedotti ad ai lavo,ri pubblici di interesse regionale, indicando così che la Regione ha in questo· campo un potere di programmazione forse e certo di costruzione, ma deve lasciare inalterate le leggi che regolano il trasporto privato emanate dallo Stato. Tuttavia la limitazione a tran·vie e linee automobilistiche lascia altamente perplessi, né a questo proposito sono particol1.r1nente illuminanti gli Statuti delle Regioni speciali. Infatti lo Statuto della Regione Sarda parla di tranvie ed a1..1tolinee; quello del Trentino - Alto Adige di comunicazioni e trasporti di interesse regionale; quello della Sicilia parla ugualmente di comunicazioni e trasporti di interesse regionale ma di q11alsiasi genere; lo Statuto della Val d'Aosta riserva invece alla Regione la materia delle funivie e delle autolinee e quello del Friuli-Venezia Giulia le funivie, le autolinee, le tranvie e le filovie. Vi è quindi una gamma di materie avocate alla Regione che va da un massimo per il Friuli-Venezia Giulia ad un minimo per la Val d'Aosta, gamma che caratterizza in definitiva le diverse fisionomie delle Regioni. Ci sembra logico che le attribuzioni non possano essere limitate alla sola materia delle tranvie ed autolinee, ma debbano essere estese anche ad altri tipi di trasporti aventi, per le loro caratteristiche e per le loro funzioni, o stretta analogia con le tranvie e le linee automobi- }j5tiche, oppure una ft1nzione sostitutiva delle medesime. Ciò per i seguenti motivi: a) alla Regione è demandata anche la materia dell'urbanistica, di ct1i i trasporti costituiscono un capitolo fondamentale; onde spetta appunto alla Regione programmare i mezzi ed i modi con i quali assicurare la mobilità nel proprio territorio; b) la legge 1042 del 29 dicembre 1969, i11 materia di metropolitane prescrive esplicita.mente èhe qualsiasi progetto di 1netrapolitana urbana o consortile sia accompagnato da un piano di -trasporti la cui appro87 Bibliotecaginobianco
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