La distribuzione in Italia paesi insegna dunque che l'ammodernamento di un settore commerciale, pur comportando la chiusura di numerosi esercizi marginali, conduce infine ad una occupazione nello stesso settore quantitativamente più efficiente, meglio retribuita 31 e sindacalmente piu tutelata (su questi ultimi aspetti sarebbe opportuna la riflessione di chi veramente ha a cuore gli interessi dei lavoratori). Si aggiunga che l'ammodernamento di un settore commerciale determina favorevoli effetti in tutto il sistema economico; ed oltre che nelle unità distributive di tipo moderno, anche nel setto 1 re industriale e nelle altre attività terziarie si vengono a creare nuove occasioni di lavoro. Inoltre da piì1 parti si è avanzata l'ipotesi che la razionalizzazione dei sistemi distributivi possa promuovere più elevati tassi di consumo aprendo la strada ad una costante espansione dell'attività industriale ed a più elevati standards di vita della popolazione. Forse processi del genere si compirebbero da noi in un tempo maggiore rispetto a quanto avvenuto in altri paesi; e pur considerando che la chiusura degli esercizi inefficienti avverrebbe anch'essa con gradualità, molto probabil1nente si creerebbe l'esigenza umana e sociale di aiutare coloro che venissero a trovarsi senza lavoro. Si tratterebbe, comunque, di aspetti marginali del problema cl1e si andrebbe a risolvere, di effetti secondari di una terapia indispe11sabile per risolvere finalmente i mali del settore distributivo. Occorre operare una scelta responsabile. Perpetuare, a spese di noi tutti, la situazione presente potrà certo far rinviare la chiusura degli esercizi inefficienti, ma lascerebbe irrisolto il problema di fondo. Accetta11.do con realismo la prospettiva di progresso che finalmente può investire anche il nostro settore commerciale, si porrebbe riparo ad una delle pit1 gravi storture del nostro sistema economico che, liberato da un ostacolo tanto gravoso, avrebbe •modo di dare eque soluzioni di ordine sociale ai problemi sociali che il processo comporterebbe 32 • Ed 31 Il grado di bassa produttività del nostro settore com1nerciale risulta evidente se si considera che il volume annuo di vendita per esercizio oscilia, secondo la citata indagine dell'INDIS, da un minimo di 14 n1ilioni (per i negozi alimentari del Meridione) ad un massimo di 22 milioni (per i negozi non alimentari dell'Italia· Settentrionale). La media nazionale, di 18 1nilioni, è inferiore di 5 e 6 volte circa a quelle tedesche e francesi. È evidente che un miglioramento nelle retribuzioni dei lavoratori del cornmercio potrà aversi solo con un miglioramento della situazione denunciata da questi dati. 32 Alle esigenze di coloro per i quali la disoccupazione assumerebbe carattere pern1anente per particolari situazioni (anziani, invalidi, ecc.) potrebbe provvedere una legjslazione opportuna al pari di quanto è avvenuto o sta avvenendo in altri paesi europei. In Olanda, ad esempio, è stata approvata (nel 1966) una legge che consente a coloro che ì1anno raggiunto i 55 anni di età di beneficiare anticipatamente della pensione purché essi cessino la loro attività commerciale se questa 83 Bibiiotecaginobianco
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