La distribuzione in, Italia Il programma economico nazionale (ai paragrafi 224-226), riconosciuta la « eccessiva polverizzazione delle struttL1re distributive », pone « come obiettivo fondamentale la riduzione dei costi di distribuzione attraverso politiche di razionalizzazione miranti a: a) favorire ed assecondare la tendenza alla concentrazione delle imprese e all'accrescimento delle dirnensioni dei punti di vendita; b) incoraggiare l'ammodernan1ento delle attrezzature e dell'organizzazion~ aziendale; e) eliminare gli ostacoli posti dall'attuale disciplina amministrativa all'evoluzione del settore ». Enunciando poi « in termini concreti l'azione del programma del settore » il testo dice, tra l'altro: a) si deve procedere ad una « riforma dell'attuale sistema delle licenze per gli esercizi commerciali, da sostituire con una semplice procedura di registrazione, st1bordinata soltanto all'accertamento del possesso da parte del richiedente di validi requisiti di ido•neità morale e professionale, e al rispetto dei vincoli di natura urbanistica, nonché delle prescrizioni dei regolamenti locali di polizia urbana annonaria e igienico-sanitaria »; b) « l'elevazione del livello medio di efficienza dell'apparato distributivo dovrà essere perseguita, oltre che con la naturale diffusione delle medie e grandi imprese (supermarkets, grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, ecc.), anche attraverso un'azione di stimolo, per un maggiore sviluppo della cooperazione fra consuma tori e delle forme associative tra piccoli e medi imprenditori commerciali ». Il fatto, è che i formulatori della legge di programmazione avevano innanzi la situazione delle strutture economiche tutte, e grazie a questa visione d'insieme poterono sco,rgere con 1naggior chiarezza i punti deboli del sistema e suggerire le soluzioni. Il documento programmatico avrà avuto anche i suoi difetti, ma aveva certamente il pregio di esprimere giudizi squisitarnente politici, e perciò di sintesi, sui problemi della nostra economia. Come è noto, a quel momento· di chiarezza è subentrata, per diverse circo1 stanze, da un lato, la frantumazione della volontà politica, dall'altro la difesa organizzata di interessi particolari; ed il dettato programmatico si sta riducendo ad « un lungo viaggio attraverso le parole ». Non che siano mancate iniziative: ben s~i 18 sono state le proposte 18 Trattasi delle seguenti proposte di legge: Raffaelli ed altri: Disciplina del commercio a posto fisso (528); Grassi e Bertazzi: Sospensione temporanea del rilascio delle licenze di corr;.mercio (924); Origlia ed altri: Attuazione del programma di sviluppo economico nazionale per la parte della disciplina del commercio a 73 Bibiiotecaginobianco
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