Giornale a più voci La sua ricompensa? Amicizia, il rispettoso titolo di 'Don', e qualche volta il più affettuoso omaggio di 'Padrino 1 ' ... Era sottinteso, era una mera questione di buone maniere, che ci si doveva p1 roclaimare suoi debitori e che egli aveva il diritto in qualsiasi momento di chiedere di estinguere il debito co11 qualche piccolo « servizio ». Vito Corleone è t1n personaggio nato daìla trasfigurazione dei mille volti dei Boss di « Cosa Nostra »: Maranzano, Luciano, Genovese, Costello rivivono tutti nei suoi comportamenti. In Vito Corleone coesistono gli elementi autoctoni della calda « madre mediterranea», la forza di un potere che da racket tende a diventare potere politico, rinvigorito da coperture finanziarie legittime, ed un vigore viscerale (difficilmente verificabile nella violenza dei « Man1masantissima » americani), fatto di « millenaria saggezza» ed « illuminata demagogia ». Il protagonista, dunque, si porta addosso il mondo del crimine organizzato senza peraltro rifiutare un certo clima che rimanda costantemente alla sua terra d'origine. Puzo indulge sugli effetti letterari che la coesistenza e la mescolanza delle culture am ricana e siciliana producono, e tende ad esaltarU, in modo cl1e il Padrino sia ad un tempo personaggio attuale e violento, ma in una forma eroica ed anarchica d'individualismo. In realtà « Cosa Nostra» si è venuta semp,re più diversificando nelle strutture e nei comportamenti dalla Mafia siciliana, assumendo tu1a fi ionomia autonoma. Ha cambiato n1etodi e sistemi a seconda delle differenti strutture economiche, sfruttando ciò che era possibile trovare: « vizio, debolezze umane, volontà di potere, miseria o rjcchezza ». Sono rimasti però alcuni tratti comuni, come il concetto di solidarietà, che è sempre stato, sia nella Mafia che in « Cosa Nostra », il legame più importante, posto al di so·pra di ogni sentimento, più forte di ogni vincolo. Il romanzo scandisce i tempi entro c11i si muovono i Corleo•ne e le cinque famiglie della Mafia newyorkese, ne incide tutte le en1ozioni, mettendo a nudo ogni legame all'interno della Mafia stessa, fin dove la realtà del suo schema « asociale » si aggancia ad una struttura sociale ben precisa con il tentativo di stru1nentalizzarla o frantumarla. Per Puzo, alla radice della Mafia c'è un atteggiamento permanente di secessione nei confronti della vita legale dello Stato; ripiegati ai margini delle norme e dei valori di una struttt1ra politic(}-lsociale, i mafiosi costituiscono una realtà fuori del circuito normale e legale, fuori da ogn,i regola di poteri costituiti. Come dice Domenico Novacco, « si genera una frattura tra la società reale e lo Stato formale e burocratico: in p1ratica Stato e società si ignorano a vicenda ». Nel caso della Mafia americana il gioco diventa più sottile, più violento; i protagonisti sono uo·mini che, venuti via da paesi poveri, dove la Mafia è espressione ancora di un mondo feudale, hanno trasformato e tr:-asferito antichi metodi e sisterni in un paese d'avanzato progresiso tecnologico, trasformando la Mafia siciliana in racket, cioè in uno strumento per l'accumulazione della ricchezza attraverso il gioco d'azzardo, la prostituzione, il traffico di stupefacenti. Il romanzo rimanda spesso alla precedente letteratura intorno a questo 43 Bibiiotecaginobianco
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